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Dai buchi neri, al principio di indeterminazione, alla organizzazione scientifica del lavoro sconosciuta dalla scienza e dai potenti della Terra.

Riassunto

 Sintetizzare in un articolo le similitudini tra le forze dell’energia dell’universo e quelle delicatissime della fluidodinamica terrestre può sembrare una impresa impossibile perché la grande scienza, compresa quella di Einstein, si è fermata agli effetti nucleari, termodinamici ed elettromagnetici. Non è entrata nei dettagli dell’organizzazione del lavoro terrestre come è stato costretto a fare il sottoscritto per cercare di fare bene il proprio lavoro di progettista e installatore di impianti antropici. Purtroppo, sembra che ancora oggi, nessuno voglia entrare in questi dettagli. Nemmeno quelli che protestano per l’incredibile e insostituibile incremento delle bollette energiche mondiali, mentre la pandemia da corona virus non è ancora stata sconfitta. Tutti i nodi di un modello di sviluppo mondiale sbagliato stanno vedendo al pettine ma tutti guardano da un’altra parte per non assumersi responsabilità personali e collettive. La scienza mondiale ha commesso molti errori, ma ha fatto anche scoperte e invenzioni importantissime. Io penso che le colpe maggiori siano da attribuire all’assenza di coordinamento da parte dei governi mondiali di tutti i tempi, che non hanno mai organizzato il lavoro e la ricerca mondiale, a scopi pacifici, entrando in tutti i dettagli scientificamente. Gli scienziati e gli inventori non coordinati da uomini di pace sono una mina vagante.  Se i politici e i governi mondiali fossero stati uomini di pace e avessero fatto bene il proprio lavoro, avrebbero sempre scelto la soluzione migliore allo stato dell’arte delle scienze, delle tecnologie e dell’organizzazione scientifica del lavoro. Sarebbe stato impossibile create il riscaldamento globale e distruggere gran parte delle biodiversità terrestri, poiché le soluzioni corrette sarebbero venute fuori da sole, senza essere dei grandi geni, ma persone normali, come il sottoscritto, che lo ha dimostrato attraverso la filastrocca di SPAWHE.eu, sconosciuta e indesiderata dalla attuale scienza e dagli attuali potenti della Terra.  

 Non è un caso che l’attuale scienza terrestre crede ancora che il moto perpetuo non sia possibile mentre, per la scienza astrofisica “l’Universo funziona con zero energia”. Non è la stessa cosa perché l’energia si sviluppa e si consuma all’interno dell’universo. Purtroppo la scienza astrofisica non si è accorta, come il sottoscritto, attraverso lo studio globale dell’organizzazione scientifica del lavoro, che sul pianeta Terra siamo privilegiati. Abbiamo un eccesso di energia grazie alla forte forza gravitazionale locale, che realizzare il moto perpetuo non conviene, poiché possiamo estrarre  dall’ambiente terrestre tutta l’energia che serve. La quale, non solo è pulita, ma addirittura depura l’ambiente scambiando ossigeno tra l’acqua l’aria e gli elementi organici e inorganici terrestri. Questa energia la possiamo riprodurre anche nello spazio, sia per ricostruire gli ambienti nei quali vivranno gli uomini, sia per realizzare i motori lineari globali che saranno in grado di sommare la spinta di Newton e di Lorentz, ma saranno in grado anche di catturare il pulviscolo spaziale che contiene tutte le sostanze minerali per integrare l’alimentazione umana e la costruzione dei pezzi di ricambio tecnologici necessari all’uso quotidiano e ai trasporti spaziali. E’ tutta una questione di progettazione corretta degli impianti antropici, che devono includere lo sfruttamento interattivo dei principi fisici, biochimici, biologici, che fino ad ora, sono stati esclusi dalla scienza e dalla tecnologia terrestre per conservare l’attuale modello di sviluppo nato dall’energie belliche delle due guerre mondiali del secolo scorso. Leggendo il Libro di Stephen Hawking “Dal Bing Bang ai buchi Neri” sono rimasto sorpreso dal fatto che le parole più frequenti usate dal grande compianto scienziato, siano state le seguenti “principio di indeterminazione”. Questo principio esprime l’impossibilità di determinare teoricamente i valori delle variabili energetiche e ambientali che interagiscono nell’universo. Di conseguenza, gli osservatori scientifici non possono scegliere quale misura privilegiare e non possono sapere il comportamento delle altre variabili che interagiscono globalmente. Quindi, azzardare ipotesi realistiche sulle origini dell’universo è molto complicato, se non impossibile. Ma per il sottoscritto, anche se riuscissimo a sapere con precisione le vere origini dell’universo, non è detto che queste conoscenze ci sarebbero utili nell’avanzamento dello stato dell’arte delle esplorazioni spaziali. Se, come dimostrò Heisemberg, non è possibile determinare con precisione due variabili collegate della stessa particella, come la velocità e la quantità di moto, non è possibile prevedere gli effetti ambientali di migliaia o milioni di particelle che interagiscono nell’ambiente contemporaneamente, per giunta, a temperature e pressioni molte diverse in esplosioni nucleari e nei buchi neri. Nel capitolo 8 dal titolo “L’origine e il destino dell’universo” Hawking spiega che l’energia totale dell’universo è uguale a zero, in quanto l’energia positiva della materia è compensata dall’energia gravitazionale che è negativa. Pertanto, l’universo non viola il principio della conservazione dell’energia. Indagando su internet ho scoperto che questa teoria è condivisa dai maggiori astrofisici mondiali. Pertanto, Io, che da alcuni anni propongo invenzioni che estraggono l’energia sostenibile proprio dalla forza gravitazionale mi chiedo: “Perché la scienza astrofisica ipotizza teorie spaziali a energia zero e tace su soluzioni concrete terrestri, ugualmente a energia zero, facilmente dimostrabili con le tecnologie esistenti, semplicemente progettando diversamente le macchine e gli impianti, senza complicare le cose con reattori nucleari, ma anche con i combustibili, che non sono a costo zero?”

1. Le forze deboli dell’Universo sono le forze forti che ci porteranno alla conquista dello spazio.

Ho chiuso il riassunto sopra con una domanda e in questo articolo provo a dare delle risposte secondo il mio modesto punto di vista, di semplice cittadino, senza titoli accademici, pensionato e nonno di sei nipotini, preoccupato per il loro futuro.

 Dopo aver indagato sull’organizzazione scientifica del lavoro terrestre per proporre un modello di sviluppo sostenibile e imparziale, negli ultimi anni, sto cercando di comprendere su quali principi scientifici gli studiosi di astronomia basano le loro teorie. Queste teorie certamente non possono essere concrete come quelle sperimentate sulla Terra. Tuttavia, ritengo che siano più corrette e obiettive dell’attuale sviluppo terrestre, non essendo gli scienziati astrofisici legati al profitto commerciale. Tale profitto sta occultando le invenzioni sostenibili, a scapito di quelle che stanno distruggendo l’ambiente, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza degli uomini, sia per i cambiamenti climatici, sia per la comparsa di nuovi virus che attaccano l’uomo. Purtroppo, non mi meraviglio che i premi Nobel della scienza facciano soltanto denunce generiche sul degrado dell’ambiente. Ritengo che i premi Nobel non siano in grado di entrare nei dettagli delle soluzioni, come il sottoscritto, che ha vissuto in prima linea per 37 anni le progettazioni e la realizzazione degli impianti antropici industriali e ambientali, purtroppo, senza poterli migliorare, non essendo creduto da nessuno. Per essere creduti, nella società attuale, bisogna essere famosi e vincenti. Infatti, non si possono migliorare gli impianti antropici senza andare contro gli interessi dei datori di lavoro e i governi che hanno investito su soluzioni sbagliate. Non si possono inventare soluzioni alternative ai sistemi appaltati dagli enti pubblici mondiali, e ai sistemi energetici prodotti da grandissime multinazionali. Purtroppo, l’attuale modello di sviluppo, basato sulle alte specializzazioni delle scienze e delle tecnologie è sbagliato dalla fondamenta poiché nell’universo e sul pianeta Terra tutto è collegato in modo interattivo. Ho dovuto constatare che nelle attuali invenzioni terrestri non c’è nessuna traccia di tale interattività.

 Non mi meraviglio dei silenzi scientifici che raccolgo.  Il mondo accademico è un mondo superspecializzato, diviso a settori stagni, che dialogano solo tra loro, anche in diverse lingue, ma non dialogano con le altre specializzazioni scientifiche, che sviluppano altre soluzioni. Non mi meraviglio nemmeno dei silenzi del mondo al quale appartenevo prima di propormi come inventore. Il ragionamento interattivo teorico della scienza astrofisica e quantistica si scontra sul piano pratico ed economico con tutte le attuali energie terrestri, comprese le rinnovabili che non sfruttano il maggiore effetto gravitazionale terrestre (che ha addensato l’aria alla pressione di un bar). Questo semplice effetto, come ho sempre affermato, ci consentirebbe di estrare gratis l’energia dall’ambiente, mentre la tecnologia attuale, ci consentirebbe di incrementare localmente la pressione dell’aria a nostro piacimento (con compressori). Potremmo sfruttare l’elasticità dell’aria come accumulatore statico di energia sulla superficie dell’acqua incomprimibile in piccoli volumi (autoclavi). L’uso statico della pressione dell’aria non comporta costi energetici. Dovremmo ripristinare soltanto la percentuale di aria che si dissolverebbe nell’acqua, che non solo si depurerebbe assorbendo ossigeno, ma soprattutto, potrebbe essere usata come vettore energetico, restituendo più energia di quella che riceve, poiché l’energia dipende soprattutto dalla densità del fluido che si muove e la densità dell’acqua è 830 volte superiore all’aria che agisce staticamente. Quindi, dovrebbe essere logico che gli inventori terrestri che hanno usato l’aria e il vapore come vettori energetici per produrre la forza e l’energia sul pianeta Terra, hanno sbagliato i principi fondamentali dell’economia, non dell’energia.

L’attuale legislazione sui brevetti mondiale, non riconoscendo i diritti di autore intellettuali agli inventori che non possono permettersi di produrre da soli le invenzioni interattive, consente di commettere il reato di omissione a tutti i centri di potere mondiali, pubblici e privati. Credo di aver battuto tutti i record mondiali come inventore indesiderato, con oltre quaranta invenzioni interattive non finanziate e non realizzate da nessuno, poiché il modello di sviluppo interattivo è completamente alternativo al modello di sviluppo attuale, pur utilizzando gran parte delle tecnologie esistenti, leggermente modificate, proprio per innescare localmente i principi interattivi fluidodinamici che a loro volta innescano quelli elettromagnetici e vice versa, per realizzare cicli infiniti, energetici e depurativi che non trasformano la materia se non è necessario  coinvolgere la fotosintesi  per produrre sostanze vegetali ossigeno e l’alimentazione  umana.

Noi non ci dobbiamo meravigliare che il bilancio universale sia uguale a zero. Tuttavia, dobbiamo comprendere che l’energia non è equamente distribuita nell’universo. I pianeti come la Terra, dove si è sviluppata la vita biologica, godono di un eccesso di energia, rispetto a tutti gli ambienti circostanti. Questo eccesso di energia lo dobbiamo saper amministrare estraendo l’energia che serve alla nostra sopravvivenza senza alterare gli equilibri biologici naturali, che hanno consentito la nascita della razza umana. Se l’Homo sapiens è comparso sulla Terra solo negli ultimi 300.000 anni e non nei precedenti quattro miliardi di anni di esistenza del pianeta Terra, le ragioni sono soprattutto ambientali, biologiche e biochimiche interattive. L’evoluzione della specie animale dalla quale discendiamo ha richiesto tempi lunghissimi, poiché la sopravvivenza degli esseri viventi dipende dagli equilibri acquisiti lentamente tra gli abitanti della Terra e l’ambiente circostante.

Sono bastati cento anni di sviluppo industriale sfrenato e invenzioni sbagliate (che sono paragonabili a qualche minuto rispetto all’età multimiliardaria della Terra) per alterare gravemente l’ambiente terrestre e rischiare la stessa sopravvivenza umana. Personalmente, io non sono un “No vax” avendo fatto tutti i vaccini consigliati dalla scienza medica. Tuttavia, ritengo che la razza umana ha una classe dirigente mondiale che la prende in giro e prende in giro anche se stessa, non essendo immortale. Il modello di sviluppo interattivo alternativo lo stanno boicottando di comune accordo, per conservare il più a lungo possibile l’economia attuale. Questi centri di potere vogliono sostituire la attuali energie con altre energie sbagliate, come il nucleare di nuova generazione. Questa nuova energia, tanto pubblicizzata, è una energia che comunque, si consuma, richiede costosi processi di trasformazione, deve essere trasportata agli utenti con le reti di distribuzioni come il gas di combustione. Tutto questo è ridicolo scientificamente, quando noi potremmo produrre in ogni angolo della Terra, negli impianti fissi e mobili, in ogni angolo della Terra, perfino nel torace dell’uomo una energia che depura il vettore energetico (acqua o sangue umano) senza nessun costo di trasformazione industriale. Basterebbe veramente poco per cambiare completamente il modello di sviluppo mondiale con le tecnologie attuali. E’ necessario soltanto organizzare diversamente il lavoro in tutti i settori delle attività umane. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Se esiste un Dio, dobbiamo riconoscere che ha fatto le cose perbene. Se esiste Il diavolo lo dobbiamo cercare in quelli che commettono il reato di omissione ai massimi livelli pubblici e privati mondiali. La trasparenza della scienza, della tecnologia e dell’organizzazione scientifica del lavoro sono le cure migliori.

Da tutto quanto scritto sopra, dovrebbe essere ovvio che delle quattro forze che governano l’universo (nucleare forte, nucleare debole, elettromagnetica e gravitazionale) per motivi pratici ed economici, alla razza umana servono soltanto le due forze più deboli: la forza gravitazionale e l’elettromagnetismo. E’ pazzesco l’uso della forza nucleare debole e la forza nucleare forte, non solo perché non sono producibili facilmente sulla Terra, per le alte temperature che comporterebbero, per gli alti costi, per gli altissimi effetti collaterali negativi.  Ma dobbiamo limitare al massimo qualsiasi energia termica. Anche usando l’idrogeno come combustibile, che non produrrebbe CO2, non dobbiamo dimenticare l’immensa quantità di vapore (che è sempre un gas serra). Ma soprattutto, perché questa energia non ci serve.  Solo la sistematica disinformazione scientifica diffusa a tutti i livelli ha prodotto le attuali energie inquinanti, inutili e costose.  Gli esempi più concreti di quanto asserisco, noi possiamo riscontrali facilmente nell’ambiente terrestre senza affrontare i costi non solo dei reattori nucleari. Ma anche dei motori termici, caldaie e vapore, dighe per realizzare impianti idroelettrici, pannelli solari, pale eoliche.  Infatti, se realizzassimo un foro nella parte liquida dell’autoclave, l’acqua potrebbe alimentare una turbina collegata a un generatore di corrente. L’energia elettrica sarebbe prodotta gratis con l’acqua espulsa per il principio dell’impenetrabilità dei corpi. Ma come ha dimostrato il sottoscritto senza spendere soldi per inutili prototipi, noi sulla terra sfruttando principi fluidodinamici noti, legiferati da secoli da Evangelista Torricelli (1608- 1647) solo in base alla velocità dell’acqua attraverso un foro possiamo creare una energia cinetica che dipende dalla pressione statica sull’acqua. Mentre, Giovanni Battista Venturi (1746 -1822), dimostrò che incrementando la velocità dell’acqua in una strozzatura possiamo creare   una depressione in un foro praticato nella strozzatura stessa per far entrare un liquido o un gas dall’esterno alla pressione atmosferica. Mentre il sottoscritto nel 2015 senza spendere soldi in prototipi ha asserito che se realizziamo in una qualsiasi pompa centrifuga alimentata sotto un battente idraulico positivo, una seconda alimentazione parallela e convergente che arriva nella stessa girante della pompa di riciclo dell’acqua dell’autoclave, noi possiamo far entrare di nuovo la stessa quantità di acqua che ha prodotto l’energia gratis all’uscita della autoclave. Per fare questo non c’è bisogno della scienza ma dell’organizzazione scientifica del lavoro che serve anche a progettare le macchine energetiche e depurative, oltre alle macchine operatrici che svolgono altri tipi di lavori. Nel nostro caso, è necessario che modifichiamo le attuali pompe centrifughe e le rendiamo con la doppia alimentazione separata fin dentro alla girante, altrimenti il miracolo energetico non potrebbe avvenire. In questo modo, noi possiamo recuperare l’acqua che ha prodotto energia con l’alta pressione e inserirla nel circuito di riciclo dell’acqua contenuta nell’autoclave consumando soltanto l’energia spesa per il riciclo, non l’energia che sarebbe necessaria a vincere la pressione interna dell’autoclave. Questo piccolo miracolo energetico, diventerebbe anche ambientale se invece di inserire l’acqua pulita scaricata dalla turbina, inseriamo la stessa quantità di acqua, ma da depurare. Anche la depurazione avverrebbe gratis. Quali sono i fenomeni che producono questi due apparenti miracoli? Primo fra tutti l’effetto centripeto in ingresso nella pompa dal lato aspirante. Infatti, la direzione del flusso la determina l’apertura delle valvole e il senso di rotazione della girante. Se i due flussi in entrata si incontrano soltanto nella girante, devono andare per forza nella stessa direzione sia per l’effetto centrifugo che produce la girante subito dopo l’ingresso, sia per il principio di Pascal che fa espandere la pressione verso l’uscita dell’autoclave. Queste sono le basi per realizzare nell’ambiente terrestre e spaziale qualcosa che, in miniatura, assomiglia a un “buco nero”, che il sottoscritto ha chiamato “motori lineari globali interattivi”. Infatti, la versione spaziale, più elaborata, potrebbe catturare anche le polveri interstellari che contengono gli stessi minerali presenti sulla terra, senza scavare le miniere e i pozzi terrestri. Pertanto, se vogliamo conquistare lo spazio, dobbiamo prima imparare a progettare gli impianti terrestri, estraendo l’energia di propulsione, di depurazione, alimentazione, lavorazione dalla forza gravitazionale. Se l’energia totale dell’universo è uguale a zero, nello spazio non possiamo permetterci di avere una energia che si consuma sul pianeta in cui viviamo. Se non siamo stati in grado di progettare correttamente gli impianti terrestri, dove la forza gravitazionale è più forte, non possiamo farlo nemmeno nei mezzi di trasporto spaziali, dove la gravità è molto più debole. Dobbiamo creare impianti terrestri completi pressurizzati alla pressione atmosferica autonomi energeticamente sia all’interno che all’esterno dei mezzi di trasporto che usano la stessa fonte di energia primaria terreste, ma integrata dalla luce artificiale, dalla fotosintesi clorofilliana e dalla cattura dei minerali contenuti nelle polveri interstellari, come descritto nelle seguenti pubblicazioni.   

https://www.spawhe.eu/aerospace-and-submarine-transport-system-with-interactive-primary-and-inductive-linear-motors/

,https://www.spawhe.eu/it/sistema-di-trasporto-aerospaziale-e-sottomarino-con-motori-lineari-globali-interattivi-primari-e-indotti/

https://www.spawhe.eu/it/autovetture-volanti-e-galleggianti-con-motori-lineari-globali-interattivi-spinte-di-newton-e-lorentz/

https://www.spawhe.eu/sistema-di-cattura-polveri-interstellari-e-impianti-ambientali-spaziali/.

Nella sostanza, per estrarre energia dall’ambiente a bassissimi costi, senza produrre inquinamento e virus indesiderati, non dobbiamo fare altro che mettere in serie una pompa centrifuga, una turbina e un generatore di corrente elettrica per creare contemporaneamente una forza centripeta che attrae l’acqua nella girante della pompa che la trasforma in una forza centrifuga all’uscita della girante. Questa forza costringe a espellere, per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, la stessa quantità di acqua che entra in una autoclave, la quale alimenta una turbina collegata al generatore di corrente elettrica, che alimenta anche il circuito di un solenoide esterno che produce una forza elettromagnetica che si diffonde nello spazio nella direzione desiderata. Contemporaneamente la stessa corrente elettrica alimenta anche un turboventilatore elettrico, che produce la spinta di Newton. Il tutto può funzionare senza combustibili fossili e nucleari se si parte dal pianeta Terra, o dovunque c’è una forte forza gravitazionale che addensando i gas atmosferici iniziali, permetta che possono essere compressi ulteriormente, in modo da costituire la fonte primaria di energia che   costringe il vettore energetico (acqua) ad alimentare stabilmente una turbina collegata a un generatore di corrente. Ovviamente, utilizzando i gas atmosferici puri, al posto del vapore e dei gas di combustione. Questo sistema permetterebbe di mantenere pulita l’acqua che oltre a costituire il vettore energetico, è   anche la base alimentare insieme all’ossigeno, l’azoto, il carbonio, il fosforo e tutti gli elementi della catena alimentare. In altre parole, per produrre energia e vita sulla terra non abbiamo bisogno di combustibili, di dividere l’atomo, di acceleratori di particelle, ma soltanto di atmosfera, acqua pulita e luce. Essendo moltissime le variabili che intervengono contemporaneamente nei processi ambientali ed energetici terrestri e spaziali, non potendo legiferarli correttamente con leggi della matematica, della fisica, della chimica, la logica del principio di indeterminazione nominato moltissime volte da Hawking nel libro “Dal big bang ai buchi neri”, dovrebbe essere quella della sperimentazione imparziale dell’organizzazione scientifica del lavoro applicata contemporaneamente allo sviluppo industriale, ambientale, energetico sostenibile, prima nell’ambiente terrestre e poi trasferire le migliori soluzioni nello spazio con i dovuti  adattamenti per garantire la sopravvivenza umana. Non ha senso andare nello spazio e far ammalare gli uomini di malattie cardiovascolari e osteoporosi a causa delle diverse condizioni ambientali.  Chi deciderà di partire per un viaggio spaziale deve essere cosciente che non arriverà a destinazione ma ci arriveranno i propri discendenti se tutto sarà progettato alla perfezione sia all’interno degli ambienti che ospiteranno gli uomini, sia all’esterno dove saranno installati i propulsori energetici che dovranno avere caratteristiche molto particolari: “non devono consumare energia e lungo il viaggio devono catturare i minerali dalle polveri interstellari” che serviranno come concimi alimentari e anche per integrare pezzi di ricambio elettromeccanici.” In altre parole, dovranno essere dei piccoli buchi neri mobili.  Pertanto, con lo sviluppo ambientale attuale, siamo molto lontani da realistici viaggi spaziali, soprattutto perché l’attuale modello di sviluppo terrestre ha sbagliato completamente le fonti primarie delle depurazioni e dell’energia e sostenibili, sviluppate dalla natura terrestre, alla temperatura terrestre e alla pressione terrestre, che non hanno a che vedere con le temperature e le pressioni spaziali. Se ragioniamo, la natura terrestre, prima ha depurato l’ambiente terrestre dagli elementi nocivi presenti nei gas dell’atmosfera terrestre primordiale (Carbonio, idrogeno, zolfo, metano, ammoniaca, etc). L’ossigeno ha iniziato a svilupparsi dopo diverse centinaia di milioni di anni di raffreddamento e solo quando la temperatura è diventata abbastanza bassa da far condensare i gas è incominciata la produzione di vapore che condensandosi ha prodotto l’acqua e in essa si sono prodotti i primi microrganismi, i batteri, la fotosintesi clorofilliana. Pertanto l’energia e la vita terrestre è di origine organica, nata dalla depurazione dei gas che sono stati assorbiti, oltre che dall’acqua anche dalla chimica organica dei minerali presenti sulla terra. Pertanto, la logica corretta, è depurativa ed energetica contemporaneamente. Questa logica è descritta nella filastrocca di SPAWHE.eu pubblicata https://www.spawhe.eu/it/chi-sono/.

 Io non voglio vantarmi di averla scoperta scientificamente, perché la scoperta è stata casuale. Ma non credo che sia un caso che sul pianeta Terra nessuno abbia voluto applicare al lavoro ambientale l’organizzazione scientifica del lavoro, come è stato fatto con il lavoro industriale. Se la scienza, i potenti della Terra, la giustizia, di tutti i tempi, avessero dato la stessa importanza allo sviluppo industriale e alla protezione dell’ambiente, avrebbero creato contemporaneamente una organizzazione scientifica del lavoro industriale e una parallela ambientale. Queste due organizzazioni avrebbero avuto molte invenzioni in comune che avrebbero certamente impedito la produzione di depurazioni, energie sbagliate. Sicuramente non avremmo prodotto il riscaldamento globale. Molto probabilmente, non avremmo prodotto nemmeno virus indesiderati. Io non so se chi ha governato nel passato era in buona fede o in cattiva fede. Ma vedendo che nessuna delle invenzioni di SPAWHE.eu è stata realizzata, nonostante il sottoscritto, fin dal 2014, le ha pubblicate e rese accessibili a tutti i paesi del pianeta, non posso non rammentare in questo articolo, che credo sia uno degli ultimi che scrivo, l’incongruenza e l’incoerenza della intera classe dirigente mondiale attuale, che coinvolge anche la scienza, sebbene quella più illuminata, sostenga che l’energia universale è uguale a zero. Se la scienza fosse stata coerente avrebbe cercato in tutti i modi di individuare i percorsi inversi a quelli universali per estrarre l’energia dalla forza gravitazionale, la quale è l’unica forza che percepiamo fisicamente sulla Terra. Tuttavia, il sottoscritto, quando ha iniziato, nel 2006, l’attività di inventore, non aveva idea che l’energia universale fosse uguale a zero. Ha cercato semplicemente di applicare l’organizzazione scientifica del lavoro appresa in diciassette anni di esperienze industriali anche all’ambiente, che stranamente, sebbene sia gestito principalmente da ricercatori pubblici, non segue nessuna regola dell’organizzazione scientifica del lavoro, disponendo gli impianti energetici a caso sul territorio, depurando le acque a molti chilometri dal luogo in cui si produce l’inquinamento; non depurando l’aria e i fumi ma filtrandola soltanto. Ho impiegato venti anni di lavoro in una piccola azienda istallatrice di impianti ambientali per conoscere questi difetti. Solo da pensionato ho potuto iniziare il mio lavoro di inventore, purtroppo raccogliendo silenzi mondiali anche dalla scienza più illuminata, che non vivendo i problemi terrestri, non ha potuto accorgersi che anche studiando globalmente e imparzialmente, l’organizzazione scientifica del lavoro, si sarebbe potuto arrivare alla stessa conclusione: Non abbiamo bisogno di scavare pozzi e non abbiamo bisogno di materiali radioattivi per produrre energia, non abbiamo nemmeno bisogno di trasportare l’energia da un posto all’altro, poiché sul pianeta Terra, l’energia è dappertutto. Dobbiamo soltanto realizzare i percorsi inversi fluidodinamici ed elettromagnetici con gli ingredienti che ci ha messo a disposizione la forza gravitazionale in ogni angolo della Terra. Per viaggiare nello spazio all’infinito dobbiamo portarci gli stessi ingredienti, senza disperderli. Ma come ho scritto sopra, il sottoscritto non sapeva cosa avrebbe trovato. Sapeva soltanto che doveva sviluppare tutti i dettagli anche senza finanziamenti, come di fatto è avvenuto: Ecco la filastrocca di SPAWHE.eu:

“La pulizia dell’energia fossile pubblicata su spawhe.eu, è basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua. Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche e motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta.  Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto.  Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare  l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella  stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto, questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari   e coliformi fecali. Infatti, sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua.  Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente, che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate  in cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili, che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile, il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton, che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con una piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.”

Se la filastrocca di SPAWHE è corretta, chi detiene attualmente la ricchezza mondiale sta derubando l’umanità intera, ma ha moltissimi complici nella scienza, nei politici, negli economisti, negli organi di informazione. Di conseguenza, anche la formazione scolastica non può essere aggiornata sui veri principi fondamentali dell’energia, non essendo materia di insegnamento “l’organizzazione scientifica del lavoro globale”, ma soltanto quella industriale e commerciale.

La scienza e la tecnologia attuale si sono fermati a punti morti in tutte le attività umane accettando dei limiti alle capacità umane. Ma in molti casi i limiti sono stati accettati perché usando soluzioni mono disciplinari effettivamente non possono essere superati. Costerebbe troppo demolire e rottamare gran parte degli impianti antropici fissi e mobili e usare soluzioni multidisciplinari e interattive. Per il sottoscritto ne varrebbe la pena, ma sono soltanto la voce di uno che grida nel deserto. Per l’attuale classe dirigente mondiale è più comodo tacere sulle alternative e pubblicizzare l’aumento dei rendimenti delle prestazioni delle macchine degli impianti. Purtroppo, un sistema sbagliato mono disciplinare, anche se arriva al massimo dei rendimenti, non può essere paragonato con un sistema multidisciplinare e interattivo che svolge più funzioni contemporaneamente. Questa è la differenza tra la chimica e la biochimica, tra la sintesi e la fotosintesi, la fisica ordinaria e quantistica. Nella maggioranza dei casi le soluzioni mono disciplinari come i motori termici diventano più complicate, costose e ingombranti, quando si devono affrontare gli aspetti collaterali ambientali. La stessa cosa si può dire anche per le caldaie a vapore, l’energia nucleare.  Ci sono dei limiti che non si possono superare proprio a causa degli ingombri, dei pesi e dei costi che comportano   gli impianti aggiuntivi    di raffreddamento e   depurazione. Anche le trasmissioni meccaniche comportano maggiori pesi e maggiori costi. Solo producendo a freddo l’energia primaria si possono risolvere i problemi di peso e di costi dei sistemi energetici terrestri. Per esempio, i treni a levitazione magnetica, che sono il fiore all’occhiello della tecnologia moderna,  non possono cambiare direzione e non possono sollevarsi dalla terra, poiché l’induttore è a bordo del treno e l’indotto è ancorato al suolo. Di conseguenza, non è possibile sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz. Quindi, anche i treni a levitazione continuano a consumare energia commerciale, a pagamento, che si consuma, anche se si chiamerà idrogeno e non produrrà CO2. L’energia termica, prodotta con l’idrogeno la continueremo a pagare più cara delle energie attuali. Questa energia comunque produce il vapore che è un gas serra, che moltiplicato per miliardi di mezzi di trasporto e di lavoro inciderà lo stesso sui cambiamenti climatici e non sarà in grado di portarci nello spazio per realizzare viaggi generazionali.  Come non potrà farlo l’energia nucleare con pesanti reattori che comunque consumerebbero materiali radioattivi.       

Come si potrebbe trovare una similitudine tra il lavoro di Stephen Hawking e di diversi scienziati che sostengono le stesse teorie, che partono dal grande Big Bang,  arrivano ai Buchi Neri e concludono che l’energia totale dell’universo  è uguale a zero e il lavoro del sottoscritto, che non conoscendo la loro teoria, ha impiegato sedici anni di lavoro a sviluppare diversamente gli impianti antropici, partendo dalla pulizia dell’energia fossile e arrivando, gradualmente, attraverso un virtuale avanzamento dello stato dell’arte al concepimento dei motori interattivi globali spaziali, che il sottoscritto ha definito in questo articolo, come dei piccoli buchi neri mobili, autonomi energeticamente, producibili con le tecnologie attuali applicando correttamente l’organizzazione scientifica del lavoro terrestre? Io penso che la similitudine sia evidente, poiché al centro di tutti i fenomeni energetici ed elettromagnetici nello spazio ci sono dei fenomeni fisici che nell’universo accelerano e rallentano le particelle che si chiamano protoni, neutroni, elettroni. Questi elementi traggono origine da correnti di fluidi di ferro che si muovono nei nuclei caldissimi delle stelle e dei pianeti che non possono essere riprodotti dagli uomini con nessuna tecnologia terrestre. Per fortuna, nei pianeti come la Terra, dove si è sviluppata la vita, non dobbiamo accelerare le particelle atomiche ma la velocità delle molecole, senza alterarle.  Sul pianeta Terra i processi naturali chimici biologici energetici avvengono con la forza di gravità, la pressione atmosferica, la fotosintesi clorofilliana. Noi possiamo, localmente, polarizzare elettrostaticamente i flussi elettromagnetici, possiamo intensificare la luce artificialmente, incrementare con la fotosintesi la produzione alimentare con acqua ossigeno e azoto. Di conseguenza, anche nello spazio potremmo produrre l’energia idroelettromagnetica compressa di SPAWHE,eu, che non si consuma e non ha costi di trasformazione. Personalmente non ho mai compreso le ragioni per le quali la scienza mondiale abbia speso migliaia miliardi di dollari per dividere l’atomo. Lo stesso Albert Einstein era contrario a farlo. Peccato che Einstein non abbia approfondito lo sfruttamento dell’aria addensata dalla forza gravitazionale. Einstein non poteva fare tali approfondimenti senza conoscere globalmente l’organizzazione scientifica del lavoro che al sottoscritto è costata, fino ad ora 53 anni di lavoro, ma quando ho avuto dei dubbi, ho beneficiato anche del lavoro di Einstein, di Newton, e di tanti altri scienziati che hanno affrontato problemi scientifici specifici, altrimenti i miei impianti non si chiamerebbero Synergic Plants. Gli elementi per realizzare le sinergie non li ho inventati io, me li ha forniti la scienza del passato.     

La scienza, la tecnologia e l’organizzazione scientifica del lavoro sul pianeta Terra, servono soltanto a incrementare localmente le velocità dei processi naturali. Non devono rompere gli equilibri circostanti che si sono stabilizzati in miliardi di anni. Questo, sul pianeta Terra vale sia nelle acque, sia nei suoli, sia nell’atmosfera. Le soluzioni ambientali ed energetiche non si possono improvvisare. E’ soprattutto un lavoro di pazienza e sperimentazione multidisciplinare. I piccoli dettagli trascurati dall’economia attuale e non realizzati perché non hanno un valore commerciale per gli imprenditori e le multinazionali fanno la differenza nello sviluppo globale del pianeta. Se la scienza attuale ha prodotto il riscaldamento globale e virus indesiderati, è dovuto al fatto che l’uomo sta distruggendo l’habitat naturale. Gli animali non hanno la capacità di farlo. 

Ma se vogliamo uscire dal pianeta e andare nell’universo, ci dobbiamo portare appresso l’intero sistema terrestre corretto, globalmente, riprodotto in tutti gli ambienti dove deve vivere l’uomo. Se non lo facciamo non abbiamo nessuna possibilità di sopravvivenza nello spazio. Come abbiamo visto nel libro di Hawking, il ragionamento globale lo fanno gli astrofisici ipotizzando teorie logiche universali, ma anche loro non hanno le competenze, l’esperienza e la possibilità di sviluppare tutti i dettagli necessari a individuare le soluzione migliore in assoluto allo stato dell’arte globale che riguarda contemporaneamente aspetti scientifici, economici e tecnologici. Le loro sono soltanto teorie.

 Si sa che la fortuna aiuta gli audaci. Io sono stato fortunato non perché le mie invenzioni mi hanno creato profitti economici. Sono in perdita di diverse migliaia di euro solo per adempiere a doveri burocratici.  Ritengo di essere stato fortunato perché, pur avendo vissuto una vita normale di lavoro, non accademica o di ricerca ho vissuto esperienze pratiche ugualmente formative, prima nell’industria automobilistica dove ho appreso un esempio dell’organizzazione scientifica del lavoro. Probabilmente, se non avessi avuto questa esperienza giovanile, non avrei sentito il desiderio di conoscere anche l’organizzazione del lavoro in altri settori delle attività umane. Sono stato audace a lasciare la grande industria per conoscere le altre realtà lavorative, anche se queste attività erano meno protette dalle leggi sulla tutela dei posti di lavoro. Quando ho ritenuto di avere sufficienti conoscenze dell’organizzazione del lavoro globale, ho avuto il coraggio di accontentarmi di una modesta pensione pur di sviluppare le mie soluzioni (sintetizzate nella filastrocca di SPAWHE) per far comprendere, come a mio parere, avrebbero dovuto essere progettati globalmente gli impianti antropici.

Anche se i miei impianti non sono mai stati realizzati in nessuna parte del mondo, nessuno si può permettere di dire che non funzionerebbero. Infatti, raccolgo soltanto silenzi. Sono stato anche fortunato di aver trovato a un certo punto del mio percorso di inventore, il bandolo della matassa ingarbugliata dello sviluppo terrestre. Altrimenti, le mie soluzioni avrebbero funzionato ugualmente meglio di quelle attuali, ma con maggiori costi e ingombro degli impianti. Sicuramente, non sarei arrivato a proporre soluzioni valide anche nello spazio.   

Il bandolo della matassa sono le pompe di circolazione dell’acqua. Le pompe sono il cuore di tutti gli impianti fluidodinamici energetici, depurativi. Sono le uniche che potrebbero fungere da acceleratori di molecole e usate al contrario (come turbine), sono le uniche che potrebbero fungere come deceleratori di molecole. Pertanto, se le usassimo con il flusso nella direzione della forza gravitazionale, potremmo produrre tutta l’energia elettromagnetica che serve per realizzare contemporaneamente la spinta di Newton e di Lorentz. Usandole nella direzione della forza gravitazionale, l’energia assorbita per far girare le pompe sarebbe sempre inferiore all’energia prodotta dalle turbine (o dalle pompe usate come turbine), che fanno girare i generano la corrente. Questo dimostra che il moto perpetuo non è conveniente ma semplicemente inutile. E’ molto meglio consumare una piccola parte dell’energia prodotta per produrne una quantità molto superiore. Pertanto, le pompe dovrebbero sempre essere usate nella direzione della forza gravitazionale  accoppiate in serie alle turbine o alle pompe usate come turbine, per creare impianti autonomi energeticamente. La direzione della forza si deve determinare attraverso la corrente indotta elettromagnetica che può andare in qualsiasi direzione, anche contro la forza gravitazionale con l’energia prodotta azionando altre macchine che possono essere di qualsiasi tipo, comprese le stesse pompe se è proprio necessario sollevare le acque, fermo restando che il modo più semplice ed economico per sollevare le acque è quello di avere gli impianti sempre pieni e utilizzare l’acqua espulsa dal troppo pieno in circuiti aperti, oppure quella espulsa dal principio dell’impenetrabilità dei corpi in circuiti pressurizzati con autoclavi. Purtroppo, questo non lo hanno compreso né gli scienziati, né i costruttori di pompe, né i costruttori di turbine, né i produttori di energia elettrica, né i progettisti di impianti antropici fissi e mobili, né gli insegnanti che formano le generazioni future, benché io descriva queste soluzioni dal 2014 per i circuiti aperti e dal 2015 per quelli pressurizzati.  Infatti, l’avanzamento virtuale dello stato dell’arte tra queste due soluzioni è stato molto rapido anche se tutti gli addetti ai lavori lo hanno ignorato. Il fatto che la maggior parte delle pompe mondiali debbano essere usate con la doppia alimentazione separate insieme alle autoclavi è evidente sempre a causa di una migliore organizzazione del lavoro, al fine del risparmio idrico e per accelerare gli effetti depurativi dell’acqua che entra nell’autoclave. Infatti, se noi sostituiamo l’acqua che scarica la turbina con acqua da depurare che facciamo entrare nell’autoclave, ci penserà il principio di Henry a depurare gratis l’acqua inquinata.  Queste riflessioni elementari sul pianeta Terra la scienza non le ha mai fatte e non le hanno fatto nemmeno gli imprenditori che hanno automatizzato i processi industriali per aumentare la velocità della produzione dei beni di consumo. Chi avrebbe dovuto automatizzare i processi ambientali per aumentare la velocità delle depurazioni, se avesse lavorato bene, inevitabilmente, sarebbe arrivato alle mie stesse conclusioni: L’energia sul pianeta Terra è completamente gratis. Non abbiamo nemmeno bisogno di trasportarla perché abbiamo tutti gli ingredienti e le tecnologie per produrla localmente in impianti fissi e mobili. Noi paghiamo i costi dell’inefficienza dell’intera classe dirigente che si sostiene a vicenda con informazioni scientifiche parziali, senza mai entrare nei dettagli globali delle progettazioni.

Per questo è importante studiare scientificamente l’organizzazione del lavoro, globalmente, sia dal punto di vista industriale, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista economico. Le mie intuizioni giovanili erano esatte, ma per entrare in tutti i dettagli è stata necessaria una vita di lavoro non riconosciuto e non gradito da chi detiene il potere economico e politico.

2. Dall’homo sapiens all’uomo moderno.

Io penso che ci sia una valida ragione ambientale se gli esseri umani, a partire dall’homo sapiens, si sono sviluppati soltanto negli ultimi 300.000 di anni, mentre la Terra è vecchia di 4,5 miliardi di anni e l’universo, si stima, che abbia almeno 14 miliardi di anni. E’ evidente che nei periodi precedenti il clima terrestre, i processi biologici, l’evoluzione degli esseri viventi, non erano ancora adatti a sviluppare creature perfette come l’uomo e la donna. Sappiamo molto poco dei nostri antenati. Solo nell’ultimi tre millenni sono apparsi filosofi che fungevano anche da scienziati e sono state ipotizzate teorie sempre più attendibili della composizione dell’universo. Aristotele (384 -322 avanti Cristo) pensava che la Terra fosse ferma e il sole, la luna e le stelle si muovessero intorno in orbite circolari. Tolomeo, Copernico, Keplero, Galilei, Newton, Einstein hanno gradualmente corretto tali conoscenze rendendole sempre più precise e affidabili. Tuttavia, solo nell’ultimo secolo abbiamo sviluppato tecnologie energetiche che ci consentono di sollevarci nell’atmosfera, raggiungere la luna e inviare sonde esplorative su Marte e i pianeti più vicini.  Il fatto che siano stati necessari 300.000 anni per arrivare allo stato attuale degli esseri umani, mi rende molto scettico che lo stesso miracolo possa essere avvenuto anche in qualche altra parte dell’universo. Ma sono scettico anche sullo sviluppo scientifico che abbiamo avuto che nonostante gli errori commessi, è altrettanto miracoloso. Purtroppo, bloccato improvvisamente, negli ultimi anni, quando la scienza ha perso la libertà di pensare liberamente e autonomamente, dovendo essere soggetta ai finanziamenti di persone, probabilmente, prive di reali principi morali, che non possono comprendere che la felicità non si ottiene con il possesso dei beni materiali ma vivendo in armonia con se stessi e le persone che ci circondano. Io sono certo che con lo sviluppo scientifico e tecnologico imparziale, gli uomini e le donne del futuro potrebbero vivere molti secoli, invece dell’attuale breve vita, ma si dovranno liberare dai condizionamenti attuali che impediscono un progresso globale.

Per esempio, il sistema idroelettromagnetico compresso io l’ho usato anche in bassa pressione per ossigenare il sangue umano al posto dell’acqua, sostituendo i ventricoli destri e sinistri delle persone anziane, o malate, evitando la morte cerebrale e producendo energia sufficiente ad alimentare un computer che incrementerebbe le capacità intellettive, di lavoro, di movimento degli arti che potrebbero essere sostituiti con arti artificiali. Se nutriamo il cervello, possiamo fare a meno di tutti gli organi che si ammalano o invecchiano.https://www.spawhe.eu/it/cuore-artificiale-ossigenatore-del-sangue-autonomo-energeticamente/). Se questa invenzione, proposta nel 2018, fosse stata compresa, avrebbe potuto aiutare molti disabili compreso Stephen Hawking, a vivere una vita migliore e più lunga. A lui dedico questo articolo che non avrei scritto se non avessi letto il suo libro. Ma la vita non si allungherebbe solo per i disabili, poiché il cervello umano è molto più longevo del corpo. Muore per l’assenza di ossigeno quando si ferma il cuore. Quando la mia invenzione sarà compresa, gran parte della vita le generazioni future la vivranno da persone anziane, se non addirittura in corpi artificiali. Io penso che l’aspetto esteriore, superata la vita attuale, non abbia molta importanza. Se esiste l’anima non è nel cuore, ma nel cervello che contiene i ricordi, le a esperienze gli affetti, la cultura. La seconda fase della vita sarà molto più lunga della prima Ci sarà la vera parità tra gli uomini e le donne. Gli esseri umani saranno integrati con organi e intelligenza artificiale, fortunatamente governati dal cervello umano. Il sesso sarà solo un piacevole ricordo lontano. Non ho nessuna idea se la scienza potrà compiere anche il miracolo del piacere sessuale.   Noi non possiamo guardare indietro. Siamo obbligati a guardare avanti e a fare le scelte giuste imparzialmente nell’interesse di tutti. Soprattutto dei bambini, dei poveri e dei disabili che saranno molti quando la malattia più diffusa sarà proprio la vecchiaia. Con il cuore artificiale che ossigena il sangue, invece, la vecchiaia sarà una nuova opportunità. Difficilmente i virus come il Covid19, potranno attaccare l’umanità anziana.  Difficilmente gli anziani attuali, come il sottoscritto, godranno di questa opportunità, poiché ci sono pochi inventori che seminano e molti che distruggono affinché queste invenzioni siano occultate.  Oppure sperimentate in gran segreto, all’insaputa dello stesso inventore, affinché non siano accessibili a tutti. Per queste ragioni è necessario che la scienza e le istituzioni siano trasparenti e devono essere posti dei limiti all’arricchimento personale. Non per ragioni politiche ma morali.

Oggi, i reati di omissione scientifica sono il pane quotidiano dei burocrati, dei politici che si nascondono dietro consulenze scientifiche parziali.  La filastrocca di SPAWHE.eu, dimostra che la ricerca deve essere trasparente e globale. Io che l’ho fatta solo virtualmente, con zero finanziamenti, sapevo solo da dove partire ma non dove sarei arrivato. Certamente sono arrivato molto più lontano di quanto avessi immaginato, anche se nulla è stato realizzato.  Ma questo conferma soltanto quello che ho appena scritto: ci sono pochi seminatori e molti vandali che distruggono i semi affinché non germoglino, senza accorgersi che distruggono anche la loro sopravvivenza e delle persone amano. Bisogna abolire la proprietà industriale e lasciare solo quella intellettuale, accessibile a tutti, in modo che lo stato dell’arte dello sviluppo avvenga globalmente, senza lasciare indietro i settori meno commerciali, che in molti casi sono i più importanti per sviluppare soluzioni sostenibili. Infatti, la fluidodinamica è la cenerentola dello sviluppo tecnologico, rispetto alla termodinamica, al nucleare, l’informatica. I principi di Torricelli, Pascal, Henry, Dalton, Venturi, erano stati quasi dimenticati. Invece sono questi principi che ci consentiranno di estrarre gratis l’energia dalla forza gravitazionale, che non si consuma e che si auto depura.  Senza questa energia continueremo soltanto a disperdere spazzatura spaziale intorno alla Terra che dovremo prima raccogliere prima di iniziare i veri viaggi spaziali. 

Lo sviluppo scientifico e tecnologico degli esseri intelligenti avrebbe dovuto servire prima a preservare la vita umana e poi a trasferire nello spazio gli ambienti adatti alla sopravvivenza, Invece, questi studi sono rimasti molto indietro, ma grazie alla genialità di scienziati come Newton (1642 – 1726), Einstein (1789 – 1955), abbiamo anticipato i tempi conoscendo in anticipo il fenomeno gravitazionale, importantissimo anche ai fini energetici. Questo fenomeno non poteva essere approfondito da Newton che aveva scoperto la gravità molto prima delle conoscenze elettromagnetiche e dell’invenzione dell’energia elettrica, mentre a Einstein che già fece il miracolo di intuire le teorie della relatività, purtroppo, sfuggì il legame con i principi interattivi di Torricelli (1608- 1647), Pascal (1623 – 1662), Venturi (1746 – 1822) Henry (1775 -1836) che in maniera diversa contribuiscono a estrarre l’energia dalla forza gravitazionale per mezzo della modifica e del modo di lavorare delle pompe centrifughe addirittura inventate dall’italiano Erone Alessandrino intorno al 1592, quando le pompe venivano usate manualmente.

Altri scienziati importantissimi si sono occupati di sviluppare l’elettromagnetismo terrestre: Maxwell, Faraday, Neumann, Lenz, Lorentz, Tesla, senza mai metter in discussone l’energia primaria mondiale che è stata sempre considerata termica, nucleare, solare, idroelettrica, eolica. Nessuno di questi scienziati ha studiato l’organizzazione scientifica del lavoro dal punto di vista ambientale, come ha fatto il sottoscritto, che, come riassunto nella filastrocca di SPAWHE.eu, depurando insieme i fumi di combustione nell’acqua per chiudere il ciclo del carbonio senza emettere CO2, ha dovuto approfondire sia i principi depurativi, sia quelli  energetici, sia quelli economici, arrivando alla conclusione che l’aria compressa, sfruttata staticamente è il più potente ed economico accumulatore di energia terrestre, ma con poteri depurativi dell’acqua e della stessa aria.  

Mi dispiace che i grandissimi scienziati Fluidodinamici ed elettromagnetici che ho citato sopra pubblicazioni, non siano più in vita. Probabilmente avrebbero compreso che il mio lavoro rivaluta anche il loro. Molti altri, che pure hanno contribuito non li ho citati perché sono davvero molti. Pertanto, i settori sui quali dobbiamo insistere sono, soprattutto, la fluidodinamica, l’elettromagnetismo terrestre, l’intelligenza artificiale, la robotica, la cibernetica, la medicina.

Non sono d’accordo con la gran parte degli scienziati attuali che insistono sull’energia termica e nucleare, le rinnovabili discontinue che hanno bisogno di accumulatori di energia.   Non sono d’accordo con la ricerca pubblica mondiale che vende i propri brevetti alle multinazionali per finanziarsi. Perché ritengo che questa sia la principale causa per la quale le invenzioni interattive non hanno trovato interlocutori. Ma soprattutto, penso che il commercio dei brevetti, sia la principale causa per la quale i ricercatori pubblici, che sono milioni sul pianeta Terra, non hanno lavorato per cercare l’energia che non si consuma e non trasforma la materia. Probabilmente, non l’anno cercata perché sapevano che le multinazionali non avrebbero comprate le loro invenzioni.  Non ritengo possibile che loro che sono in tanti, e che hanno finanziamenti e laboratori di sperimentazioni, non siano arrivati alle mie stesse conclusioni.

Se i governi mondiali non vogliono assumersi le responsabilità di fungere anche da imprenditori come nei paesi comunisti e socialisti, dovrebbero almeno assumersi la responsabilità di governare in modo trasparente, imponendo ai progettisti degli impianti, pubblici e privati di chiudere negli impianti terrestri tutti i cicli che aprono prima di scaricare i liquidi nelle acque del pianeta e i gas nell’atmosfera. Come se lo è imposto il sottoscritto, progettando solo virtualmente impianti di pubblica utilità non finanziati da nessuno. Solo progettando completamente gli impianti è possibile affinare le tecnologie necessarie a chiudere i processi, oppure evitare di aprire cicli che non servono. Soprattutto, termici e nucleari. Le mie esperienze non sono basate su leggi matematiche ma sull’organizzazione scientifica e imparziale del lavoro terrestre, che è indispensabile per scartare le soluzioni sbagliate dal punto di vista energetico, ambientale, economico. Infatti, la natura terrestre molto prima dell’avvento della tecnologia, ha sempre individuato le migliori soluzioni depurative ed energetiche. Probabilmente, se le esperienze terrestri fossero state sviluppate con una maggiore onestà intellettuale, senza interessi di potere che non hanno nulla a che vedere con la scienza applicata imparzialmente, noi uomini, ci saremmo concentrati, soprattutto nello sviluppo tecnologico che accelera localmente la velocità dei processi naturali energetici e depurativi, senza alterare l’ambiente globalmente. Purtroppo, questo non può essere compreso da scienziati e inventori che sono pagati per sviluppare tecnologie specifiche per accrescere i poteri bellici di paesi che vogliono invadere altri paesi e altri che vogliono primeggiare economicamente a scapito della vita degli uomini e della natura. Oggi, solo la scienza medica lavora per allungare la vita umana, ma non avendo competenze globali sulla progettazione di macchine e impianti che accelerano i processi naturali positivi, non può superare da sola lo stato dell’arte energetico e depurativo del corpo umano. Infatti il “cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente” lo ha dovuto proporre il sottoscritto che nella vita si è occupato di impianti industriali e ambientali, non di medicina e di cardiologia. Purtroppo, anche “il cuore artificiale ossigenatore del sangue autonomo energeticamente” è stato accolto dal silenzio per non disturbare il mercato dei pace maker che sono invenzioni utili ma molto lontane dalle potenzialità depurative ed energetiche della mia invenzione che potrebbe allungare di secoli la vita umana, anche se integrata con altri organi artificiali.  

 Lo sviluppo mondiale terrestre deve avvenire attraverso una specie di principio dei vasi comunicanti che collega tutte le discipline per individuare sempre le migliori energie primarie, poi quelle secondarie o indotte, e poi diffonderle. Sbagliando la fonte primaria dell’energia terrestre e non chiudendo  i cicli aperti negli impianti antropici fissi e mobili,  gli esseri umani si stanno avviando inevitabilmente verso l’autodistruzione, perché sul pianeta Terra, l’energia primaria mondiale migliore è quella fluidodinamica, non termica, non nucleare, estratta indirettamente dalla forza gravitazionale che è la forza più debole dell’energia dell’universo, che come è noto, nell’universo è preceduta dalla forza elettromagnetica, dalla forza nucleare debole e dalla forza nucleare forte.

Non è un caso che l’uomo sia comparso sulla Terra dopo quattro miliardi di anni, quando l’ambiente era già stato depurato dall’inquinamento prodotto dalle due potentissime forze nucleari universali. E’ molto strano che la scienza mondiale non abbia mai fatto queste riflessioni e non abbia mai provato ad estrarre l’energia dalla forza debole dell’universo che è certamente la più compatibile per la vita umana. E’ molto strano che nessun comitato scientifico mondiale sia mai stato incaricato di esprimersi sulle potenzialità della filastrocca di SPAWHE.EU, elaborata dal sottoscritto, non in base a leggi della matematica e della fisica ma in base alle conoscenze pratiche degli errori notati negli impianti industriali e ambientali dopo aver depositato oltre quaranta brevetti intellettuali che spiegano nel dettaglio sistemi sostenibili depurativi ed energetici interattivi che non usando combustibili ed energie nucleari, potrebbero allungare la vita umana e portarci anche ad esplorare lo spazio con le due forze deboli dell’universo, prodotte e immagazzinate con la tecnologia terrestre.    

Personalmente, non ho mai studiato la fisica quantistica, ma studiando globalmente l’organizzazione scientifica del lavoro, ho preso i principi scientifici fluidodinamici legiferati dagli scienziati del passato che sono stati trascurati, arrivando oltre il principio di indeterminazione di Heisemberg, che non è arrivato a individuare le soluzioni, ma semplicemente ha aperto la mente a scienziati come Hawking a indagare oltre i fenomeni nucleari e termodinamici.  Per questa ragione ritengo che il principio di indeterminazione debba essere affiancato al principio di retroazione interattiva che la scienza non ha inventato, preferendo continuare a indagare su energie fossili, nucleari e rinnovabili mono disciplinari come l’energia solare, eolica e idroelettrica con il salto idraulico. Queste energie dal punto di vista scientifico sono piuttosto banali proprio perché sfruttano quello che offre la natura senza potenziare i principi energetici interattivi. 

Il principio di retro azione interattivo è insito nell’organizzazione scientifica del lavoro globale, che oltre a contemplare l’organizzazione del lavoro industriale contempla anche gli aspetti ambientali ed energetici, allargando i cicli di lavoro industriali, agricoli, urbani. Ma soprattutto, unificando i processi fluidodinamici dell’acqua e dell’aria che devono essere restituite all’ambiente dopo l’uso per scopi industriali agricoli, urbani. Questa unificazione dei processi, che apparentemente avrebbe dovuto portare all’aumento dei costi e degli ingombri degli impianti antropici mondiali, nella realtà porterebbe alla semplificazione degli impianti, alla riduzione degli ingombri e dei costi di energie e depurazioni, per il semplice fatto che i processi energetici e depurativi avvengono contemporaneamente se si progettano con le giuste competenze scientifiche.

Pertanto, chi ha governato e governa il mondo, ha una visione scientifica superficiale e per non commettere errori, caso per caso, si rivolge agli specialisti dei singoli settori. Gli specialisti dei singoli settori sono in grado di risolvere i problemi specifici, non quelli complessi, che richiedono competenze trasversali. Il principio di indeterminazione quantistico non ha dato grandi risultati ai fini pratici, perché gli specialisti hanno continuato a lavorare a compartimenti stagni. Questa è la ragione principale per la quale lo stato dell’arte delle depurazioni e dell’energia mondiale non è avanzato, come avrebbe potuto usando i principi interattivi.

Solo con l’avvento dei computer e dell’intelligenza artificiale sono stati potenziati i ragionamenti quantistici, ma si è avvantaggiata soltanto il software mondiale, mentre l’hardware nessuno lo ha cambiato. Pertanto, l’energia primaria terrestre è rimasta legata alle forze principali dell’universo, che sono termiche e nucleari. La tecnologia si è concentrata, nell’aumento dei rendimenti degli impianti e macchine già inventate (centrali termiche, nucleari, pannelli solari pale eoliche, motori termici, pompe, turbine, generatori di corrente), invece di modificare tutto al fine di realizzare impianti che producessero fenomeni interattivi proporzionali alle pressioni di esercizio dei fluidi, senza coinvolgere il calore, l’energia nucleare e rinnovabili con bassi rendimenti. Ovviamente, di conseguenza, taciuta anche dai politici, dagli economisti, dai filosofi, dai media. La cultura basilare è comune a tutte le categorie. Nelle scuole mondiali nessuno ha insegnato che sul pianeta Terra con le attuali tecnologie leggermente aggiornate, l’energia e le depurazioni potrebbero essere estratte direttamente dall’ambiente. Purtroppo, non si può comprendere dove finisce l’ipocrisia di tutte le categorie coinvolte e dove iniziano le altre motivazioni, che possono essere ignoranza, interessi privati, o semplici paure di perdere il lavoro di fronte all’inevitabile cambiamento del modello di sviluppo del pianeta Terra, se si verificasse seriamente l’esattezza della filastrocca di SPAWHE.eu.

Oggi siamo in una situazione paradossale mondiale: il mondo intero si lamenta del notevole incremento dei costi energetici a causa dell’aumento del gas e dei prodotti petroliferi e di tutti gli aumenti dei costi dei beni primari, come il pane, il grano, i trasporti.   La classe dirigente mondiale politica scientifica e tecnologica continua a non voler modificare gli attuali sistemi energetici e depurativi per renderli interattivi. Sperano perfino in un nucleare di nuova generazione difficilmente realizzabile, incompatibile con l’ambiente terrestre, che produrrebbe un’energia con costi ancora superiori, pur di non utilizzare l’energia interattiva che la natura ha messo da sempre, gratis, a disposizione del popolo terrestre.

Se esistesse veramente una democrazia mondiale, prima di decretare un aumento generalizzato delle bollette energetiche mondiali e dei prodotti energetici commerciali, che oltre tutto, inquinano irreparabilmente l’ambiente, almeno qualche governo avrebbe dovuto provare a estrarre l’energia direttamente dall’ambiente senza trasformare la materia. Cosa ci vuole a comprendere che l’aria compressa è il più potente ed economico accumulatore di energia mondiale? Mi sembra impossibile che nemmeno i premi Nobel per la fisica comprendano che bisogna usarla a senso unico, non come si usa adesso con pistoni e cilindri. Questi non possono essere considerati accumulatori di energia, ma semplici attuatori. Il migliore vettore energetico mondiale è la semplicissima incomprimibile acqua, ma anche essa deve essere usata a senso unico e riciclata all’infinito. Cosa ci vuole a comprendere che bisogna modificare le pompe centrifughe, realizzandole con la doppia alimentazione separata fino alla girante; metterle in serie alle turbine ed autoclavi pressurizzate? Non solo per produrre energia ma anche depurazioni. Non solo negli impianti industriali, urbani, agricoli, ma anche nel cuore modificato degli anziani del futuro. La pressione, non il calore è la fonte di energia. La saturazione di ossigeno che si incrementa facendo circolare appositamente l’acqua e il sangue umano rappresenta il massimo della purezza dell’acqua e del sangue. Non è complicato regolare la pressione producendo energia elettrica per mezzo di grandi o piccole turbine sia nell’ambiente che nel corpo umano, perché la scienza moderna finge di non comprenderlo? 

3. L’ipocrisia della informazione scientifica mondiale.

Gli organizzatori dei congressi mi invitano ai congressi, ma dovrei andarci a mie spese, perché gli sponsor non pagano gli ospiti indesiderati. Gli editori mi chiedono di pubblicare articoli in esclusiva, mentre gli accademici legati ai centri di potere partecipano ai congressi spesati dai datori di lavoro e le loro pubblicazioni, consentono avanzamenti di carriera.  Io non partecipo ai congressi e pubblico i miei articoli e brevetti sul mio sito web affinché siano accessibili a tutti, sperando di vedere prima di morire qualcosa di sperimentato e realizzato.

 Rispondo agli inviti con la seguente lettera:

“Egregi Organizzatori di congressi, Editori, Lettori, le mie pubblicazioni e le mie invenzioni sono accessibili a tutti. Non essendo mai state sperimentate e realizzate dai centri di potere mondiali, sono sempre nuove. Solo diffondendo gratis la verità scientifica si può sconfiggere l’ipocrisia dei governi e delle multinazionali che sta distruggendo il Pianeta.

Presentazione della mappa del sito web Spawhe.eu

Soprattutto negli ultimi tempi, si parla molto di un grande complotto mondiale dei ricchi e dei potenti contro i poveri e gli indifesi.  Ma io che nella vita sono stato un progettista e installatore di impianti antropici, prima industriali e poi ambientali, e da pensionato ho sviluppato i dettagli per proporre un modello di sviluppo alternativo, ritengo che la situazione sia molto più complessa: Non c’è un complotto mondiale ma soltanto insanabili conflitti di interesse, dovuti alle divisioni politiche, scientifiche, economiche, professionali.  Nel sistema attuale le persone più capaci e intraprendenti creano il benessere per tutti, non disinteressatamente ma per aumentare l’arricchimento personale. Queste persone, che rappresentano circa il 10 % della popolazione, detengono il 75 % della ricchezza mondiale, oltre ad arricchirsi sempre di più, investono in tutti i settori delle attività umane, compresi i mezzi di informazione, condizionando, soprattutto, il modo di produrre il benessere mondiale. Le altre persone, che rappresentano il 90 % della popolazione mondiale sono dipendenti direttamente o indirettamente da chi detiene la ricchezza mondiale, oppure sono poveri e disoccupati. Quelli che hanno un lavoro dipendente o privato, per non soccombere completamente ai centri di potere economici, si sono associati in partiti politici, sindacati di lavoratori, imprenditori, artigiani, categorie professionali, per difendere le loro categorie. Quindi, difendono soltanto interessi specifici.  C’è un solo modo per combattere questo sistema ed è quello di entrare in tutti i dettagli delle progettazioni antropiche da parte dei governi e delle Nazioni Unite, per imporre a tutti gli imprenditori mondiali l’aggiornamento continuo dello stato dell’arte, realizzando sempre imparzialmente la soluzione migliore per il benessere mondiale. Purtroppo, questo non avviene perché nessun governo e nemmeno le Nazioni Unite hanno compreso l’importanza dei dettagli, essendo i governi e le Nazioni unite costituiti essenzialmente da politici e burocrati che non conoscono il mondo del lavoro dal punto di vista organizzativo scientifico tecnico economico. Pertanto, i governi e le Nazioni unite non possono accorgersi che la maggior parte delle invenzioni antropiche sono sbagliate e non possono emettere le direttive legislative per la loro correzione. Nel frattempo il pianeta Terra va verso l’autodistruzione, perché nessuna organizzazione scientifica, pubblica o privata ha sviluppato invenzioni con competenze globali. Anche se tra gli uomini più ricchi del mondo ci sono degli inventori, le loro competenze sono sempre specifiche, mai globali. Non correggono i loro errori di investimento se una autorità legislativa mondiale non dimostra e legifera soluzioni migliori. Come può la scienza pubblica correggere le invenzioni delle multinazionali se gli impianti pubblici energetici sono inquinanti e quelli depurativi inefficiente perché non sfruttano i principi interattivi?

 Tuttavia, le tecnologie attuali, leggermente modificate, unitamente all’intelligenza artificiale, che sta velocizzando le capacità di apprendimento e di comunicazione, potrebbero consentire rapidamente il salto di qualità dello sviluppo terrestre, se la scienza ufficiale mondiale, soprattutto, i premi Nobel, invece, di fingere di cercare le soluzioni, che non hanno trovato.  Loro non le hanno trovate perché con le loro competenze specifiche, non sono in grado di entrare nei dettagli del lavoro degli altri settori. Purtroppo, i premi Nobel intascano il meritato premio e tacciono sulle soluzioni globali, auspicando che siano trovate nell’ambito del mondo accademico, perché non discutono di quelle proposte da chi non appartiene al loro mondo. Intanto i governi non correggono i loro errori e quelli degli imprenditori mondiali.  Non si tratta di errori banali, ma di dettagli importanti che riguardano tutte le attività umane, soprattutto i collegamenti tra diverse discipline scientifiche e tecnologie.  La scienza non si è mostrata all’altezza della situazione globalmente, ma essendo il riferimento di tutti i governi mondiali, ha consentito il proliferare di invenzioni tecnologiche incomplete che hanno prodotto il riscaldamento globale e la diffusione dei virus contro l’uomo. L’evoluzione bioidroelettromagnetica compressa del pianeta e del corpo umano e la colonizzazione dello spazio che non potevano essere concepite dalla scienza tradizionale, ma dall’approfondimento dello studio dell’organizzazione scientifica del lavoro globale umano, è ancora in attesa che i comitati scientifici pubblici mondiali, pagati dai contribuenti mondiali, tra i quali c’è anche il sottoscritto,  si decidano a prenderla in considerazione, assumendosi la responsabilità di chiedere la sperimentazione o di entrare nei dettagli di quello che non condividono.  Anche se gli scienziati pubblici sono in tanti, non temo il confronto. Non pretendo nessun confronto con gli scienziati dipendenti da aziende private che devono obbedire ai datori di lavoro, come il sottoscritto ha obbedito nell’intera vita lavorativa, rimandando al pensionamento lo studio delle soluzioni alternative che non potevano essere improvvisate, essendo tra loro collegate in modo interattive. Io non nego che la scienza tradizionale abbia stabilito le basi di tutte conoscenze umane. Asserisco che oggi la scienza, ancora divisa in compartimenti stagni, sta rallentando il vero progresso scientifico e l’evoluzione dell’uomo, che con il cuore artificiale ossigenatore del sangue, potrebbe ridurre i consumi alimentari delle persone anziane, che con organi artificiali, potrebbero allungare la vita umana di centinaia di anni, senza sottrarre risorse alimentari alla Terra.  Infatti, l’energia necessaria alle persone anziane del futuro sarebbe estratta completamente dalla forza gravitazionale. Ma anche i giovani non sottrarranno molte risorse al pianeta eliminando gli attuali combustibili. Inoltre, la fonte alimentare principale del pianeta sarà il welling artificiale che servita anche e soprattutto a raffreddare il pianeta prima che le acque sommergano tutte le città e le attuali zone costiere mondiali. Pertanto, contrariamente a quanto asseriscono gli attuali esperti scientifici mondiali, pagati da coloro che hanno prodotto il riscaldamento globale e virus, noi non dobbiamo temere né la crescita demografica mondiale, né il riscaldamento globale. Dobbiamo prevenire questi fenomeni progettando globalmente in modo interattivo gli impianti antropici terrestri, e difendere la vita umana con lo stesso criterio, poiché il corpo umano, segue le stesse le stesse leggi naturali. Dobbiamo temere soprattutto, la manipolazione della scienza per scopi privati, e porre dei limiti all’arricchimento  di singole persone.  Gli esclusi dagli attuali centri di potere mondiali, scientifici, economici, che sono il novanta per cento della popolazione mondiale, dovrebbero, semplicemente, democraticamente, realizzare i prototipi dimostrativi delle principali invenzioni alternative, che fino ad ora non sono costate nemmeno un centesimo di nessuna moneta mondiale ai governi e agli imprenditori mondiali che hanno prodotto l’attuale modello di sviluppo. Pertanto, anche senza guerre e rivoluzioni potremmo cambiare il modello di sviluppo mondiale, semplicemente dimostrando praticamente che le principali invenzioni mondiali sono sbagliate dalle fondamenta sul piano ambientale ed economico. Purtroppo, il 90% della popolazione mondiale che non appartiene ai centri di potere aspetta la manna dal cielo e non fa nemmeno il minimo indispensabile per modificare almeno a livello dimostrativo che è possibile un modello di sviluppo alternativo. Preferiscono le proteste nelle piazze guidate da ragazzine piene di buona volontà ma nessuna esperienza di lavoro, ricerca e progettazione. Questo è il modo migliore per continuare a perdere tempo, invece di entrare nei dettagli sbagliati di tutti gli impianti antropici mondiali fissi e mobili. Io ho perso il mio tempo per dare gratis al popolo mondiale i progetti interattivi che la scienza mondiale non ha mai prodotto. I concetti interattivi sono alla base del risparmio energetico ed economico mondiale, tuttavia, non sono utilizzati dalla attuale scienza e tecnologia mondiale dimostrando che le invenzioni in favore dei poveri le devono finanziare gli stessi poveri, altrimenti non le finanzia nessuno. Non è un caso che l’attuale ricchezza mondiale è basata sui consumi e la trasformazione delle risorse terrestri. I ricchi sono coloro che si appropriano delle materie prime e le consumano trasformandole in parte in beni di consumo e in parte in scarti di produzione e inquinamento. Nei sistemi interattivi verrebbe meno l’approvvigionamento delle risorse energetiche mondiali, pertanto la ricchezza dovrebbe essere prodotta soltanto attraverso il lavoro di trasformazione e riciclo all’infinito, senza scarti di produzione e senza produrre l’inquinamento. Il sistema interattivo è quello che usa la natura terrestre. L’unica differenza consiste nell’incremento locale delle pressioni di esercizio e nella invenzione delle semplici macchine e impianti che innescano i processi, già chiaramente illustrate dal sottoscritto.  Sarà la storia a giudicare se funzionano o non funzionano. Io non ho nessun dubbio sul loro funzionamento.  Ma la storia giudicherà soprattutto coloro che continueranno a preferire le parole ai progetti concreti.  Il mio è solo il sito di un pensionato che non può pagare nessuno perché nessuno lo ha mai pagato per il suo lavoro e nessuno ha mai realizzato le sue invenzioni. Io non credo ai cacciatori di teste e agli abbonamenti premium per far conoscere il mio lavoro. In questo modello di sviluppo non c’è posto per chi crede nell’onesta intellettuale ma soltanto per chi e disponibile a cercare le verità desiderate dai centri di potere mondiali. Tutti possono scegliere qualsiasi articolo dal mio sito web perché non sono un accademico, né un libero professionista. Non guadagno titoli e meriti con le pubblicazioni. Non guadagno nemmeno i diritti d’autore perché le leggi internazionali non riconoscono i diritti d’autore agli inventori che non trovano finanziatori e non pagano le tasse di mantenimento sui brevetti di pubblica utilità regolarmente depositati. Tuttavia, è toccato al sottoscritto dichiarare al mondo scientifico ed economico terrestre che le energie che non sono interattive e non autodepurative non sono economiche, non sono sostenibili. L’intera classe dirigente mondiale sta facendo disinformazione per non ammettere che l’energia pulita è ovunque e a costi bassissimi.  Con il mio cuore autonomo ossigenante del sangue possiamo difenderci efficacemente contro i virus e la vecchiaia. Con i miei motori lineari globali capaci di catturare e utilizzare per scopi scientifici e alimentari anche le polveri interstellari e i sistemi di depurazione e riciclaggio totale di elementi organici e minerali, potremmo già iniziare a pensare di colonizzare l’universo, mentre l’attuale classe dirigente mondiale, politica, scientifica, economica è ancora legata all’economia del petrolio e alle borse mondiali. L’attuale modello di sviluppo sta distruggendo il pianeta con incendi che non riesce a spegnere perché ha sbagliato il modo di volare nell’atmosfera e nello spazio. Tuttavia, non sperimenta le innovazioni sostenibili per non consentire una maggiore equità nella distribuzione della ricchezza mondiale. La verità non può essere nascosta per sempre perché nello spazio possiamo andare soltanto con le soluzioni migliori. Non quelle che realizzano gli attuali enti aeronautici e spaziali.  Le generazioni future, prima o poi, lo capiranno e non ringrazieranno la nostra generazione.

Quindi, per il sottoscritto, non è importante come si produce l’energia nucleare, come si accelerano le particelle: La cosa importante è avere individuato i principi scientifici di sopravvivenza dell’uomo terrestre e il modo di riprodurli, sia come fonte energetica dei mezzi di trasporto spaziali, sia come fonte di alimentazione di cibo e acqua, sia come fonte dei materiali essenziali alla costruzione dei pezzi di ricambio attraverso la cattura delle polveri interstellari.

Purtroppo, la scienza mondiale, gli inventori, gli imprenditori non hanno compreso che l’effetto depurativo ed energetico terrestre può avvenire contemporaneamente soltanto se si sfrutta la pressione dell’aria staticamente e si fa circolare l’acqua, che è il vettore energetico, a senso unico.  Infatti gli attuali impianti che sfruttano la pressione dell’aria e dei gas sono semplici attuatori di energia, non produttori. 

Ovviamente, con semplici attuatori non è possibile estrarre energia e dall’acqua presente negli impianti. E’ necessario prima pressurizzarla in autoclavi, poi farla uscire a senso unico per il principio dell’impenetrabilità dei corpi.  Soltanto con quella che circola in tale modo possiamo creare con bassi costi di usura una fonte energetica infinita. Solo in questo modo possiamo sfruttare  un grande salto di pressione a senso unico che alimenta una pompa multistadio usata come turbina che produce con il relativo generare di corrente l’energia elettrica primaria, mentre l’acqua recuperata viene inserita di nuovo nell’impianto. Il sottoscritto ha spiegato con molti esempi com’è possibile fare questo, purtroppo, raccogliendo soltanto silenzi dalla intera scienza mondiale, che nel frattempo si premia a vicenda con premi Nobel per semplici intuizioni energetiche delle particelle nucleari che sebbene importanti a livello culturale, non possono avere nessuno impiego nell’energia terrestre che deve per prima cosa garantire la sopravvivenza degli equilibri terrestri che sono molto diversi da quelli spaziali. Ho trovato molto utile la lettura del libro di Stephen Hawking che oltre ad essere un grande scienziato era anche un grande uomo, che ha convissuto per gran parte della vita con una gravissima malattia, senza piangersi addosso, come probabilmente la maggioranza degli uomini avrebbero fatto, rinunciando alla dignità del lavoro. Tuttavia, ritengo che l’energia primaria terrestre per essere coerente con l’ambiente in cui viviamo, debba essere prodotta a freddo fluidodinamicamente studiando imparzialmente l’organizzazione del lavoro terrestre, senza protoni e neutroni e senza acceleratori di particelle. Nella sostanza, noi per conquistare lo spazio dobbiamo riprodurre nei mezzi di trasporto spaziali il nostro ambiente naturale, non quello della NASA e degli altri enti spaziali che sono stati condizionati da ricerche energetiche sbagliate basate sulla termodinamica e il nucleare influenzate dalle energie sviluppate per vincere le guerre mondiali. La nostra energia deve essere interattiva e deve poter svolgere milioni o miliardi di cicli energetici senza consumarsi. Questo è possibile poiché l’acqua e l’aria possono uscire parzialmente dagli sfiati atmosferici e possono essere recuperate e reinserite nei circuiti.

 L’energia idroelettromagnetica compressa scaturita dallo studio dell’organizzazione del lavoro mondiale  terrestre ha un solo difetto: “NON ESISTE” Chi controlla la scienza e l’economia mondiale, che ha  utilizzato ampiamente l’organizzazione scientifica  del lavoro nel campo industriale, non vuole applicare le stesse regole anche agli aspetti ambientali per non ridurre i profitti economici dovuti alla vendita e trasformazione delle attuali energie e per non essere costretti  demolire l’immensa quantità di impianti antropici sbagliati in tutto il mondo. 

Per il sottoscritto, Gran parte della scienza, non conoscendo direttamente il lavoro quotidiano nelle fabbriche e nei cantieri, ma soltanto principi matematici, non si rende conto degli immensi costi economici che comportano gli acceleratori di particelle voluti dai fisici mondiali, mentre la semplicissima e praticissima organizzazione del lavoro applicata imparzialmente avrebbe portato a uno sviluppo sostenibile accessibile anche ai paesi più poveri.

4. Le divisioni delle competenze e i regolamenti internazionali sulla proprietà industriale e intellettuale sembrano studiate apposta per impedire invenzioni complete e interattive.

Ci sarebbe un modo infallibile per non sbagliare gli investimenti mondiali in materia di ambiente e di energia e sarebbe quello di realizzare piccoli impianti campione prima di diffonderli nel mondo intero. Invece, sia i governi, sia le multinazionali, sbagliano la progettazione e gli investimenti fatti, e non finanziano le innovazioni che potrebbero migliorare gli impianti antropici mondiali.

Il mio lavoro che ho iniziato all’ età di venti anni è stato sempre quello di cercare di far funzionare al meglio gli impianti antropici sia dal punto di vista produttivo industriale che ambientale. Se non mi fossi aggiornato continuamente sulle discipline scientifiche e le tecnologie non avrei potuto fare bene questo lavoro. Purtroppo, non posso dire di averlo fatto bene perché per i datori di lavoro, dovevo soprattutto, rispettare le direttive nella grande industria e i capitolati di appalto negli impianti pubblici. Soprattutto in questo ultimo caso, lavorando per una piccolissima azienda in sub appalti, se avessi proposto qualsiasi modifica, avrei soltanto rischiato di danneggiare il mio datore di lavoro. Il mio contributo alla scienza e alla tecnologia, l’ho rimandato alla pensione, quando avrei potuto, con maggiore obiettività e calma, fare le mie riflessioni, ricerche e approfondimenti. Io non critico le invenzioni dei secoli scorsi, ma quelle attuali perché, grazie a internet, oggi è più semplice trovare dei riscontri scientifici alle proprie intuizioni tecnologiche. Senza tale strumento, la ricerca sarebbe stata lunghissima e costosa. Grazie a Internet, scrivo e pubblico le mie soluzioni anche in inglese, ma non ho imparato a parlarlo. Avrei perso soltanto tempo a imparare l’inglese, non sapendo quanti anni sarei vissuto da pensionato. Mi premeva soprattutto, portare a termine il mio lavoro per le generazioni future. Nella società attuale molto difficilmente qualcun altro avrebbe trovato le motivazioni per arrivare alla fine del percorso inventivo compiuto. Io stesso, molte volte, di fronte ai silenzi raccolti, volevo smettere di fare questo lavoro, ma all’improvviso, non so da dove, mi arrivava una nuova idea e non potevo rifiutarmi di svilupparla. Avendo compreso che le mie soluzioni sono sgradite trasversalmente a tutti coloro che hanno commesso degli errori nell’attuale modello di sviluppo, ho preferito lasciar perdere la ricerca di interlocutori e abbreviare le conclusioni, anche rischiando di commettere qualche errore, che comunque, ritengo poco probabile, perché ho sempre cercato e trovato supporti scientifici alle mie intuizioni.

Non ho risposto all’ultima lettera dell’Ufficio Brevetti Italiano del 19/10/2021 relativa alla domanda 1020210000199007, dal titolo “Sistema di cattura polveri interstellari e impianti ambientali spaziali”, nella quale mi richiedevano di modificare la descrizione, di inviare nuove rivendicazioni e di integrare i diritti di deposito allo stato italiano con € 45 se avessi superato il numero delle 10 rivendicazioni. Questi burocrati ministeriali, avendo compreso che non prendo in considerazione le loro accuse di violare i principi dell’energia, non sanno più che scuse trovare per rifiutare le mie invenzioni, allora mi scrivono di riscrivere tutto. Non faccio nulla di quanto mi hanno richiesto poiché ritengo concluso il mio lavoro. Ai posteri l’ardua sentenza. Gli uffici brevetti dovrebbero soltanto custodire le invenzioni depositate. Non hanno le conoscenze e l’esperienza per giudicarle a causa della formazione scolastica che ricevono nelle scuole di formazione e le divisioni delle competenze della stessa scienza. Le mie invenzioni che ho spalmato in oltre quaranta depositi di brevetto, sviluppate in sedici anni di lavoro non retribuito da nessun padrone pubblico o privato e nemmeno dagli editori, poiché per farle conoscere le ho rese accessibili a tutti, senza pretendere i diritti di autore letterari. Se devono essermi riconosciuti dei diritti devono essere quelli di inventore, non di scrittore. Ma io non ho pagato le tasse di mantenimento dei brevetti che mi sono stati concessi perché sarebbero stati soldi sprecati, in quanto nella società attuale, nessuno li avrebbe finanziati (come è stato dimostrato). Ovviamente, non ho speso i soldi per fare ricorsi legali contro i brevetti che non mi sono stati concessi con accuse come “moto perpetuo” e “non rispetto dei principi della termodinamica” poiché il moto perpetuo non serve a niente e non mi serve la termodinamica per produrre l’energia, ma soltanto la fluidodinamica, e l’elettromagnetismo.  Tuttavia, anche senza spendere soldi per le tasse di mantenimento e i ricorsi legali, solo per rispettare la burocrazia dei depositi nazionali e internazionali (quelli più importanti) ho dovuto sostenere la spesa di circa 20.000 euro, che è più di quanto si possa permettere un cittadino, come il sottoscritto, che quando ha iniziato a fare l’inventore aveva ancora a carico una famiglia di cinque persone. Per fortuna, siamo sopravvissuti ugualmente alle incongruenze della burocrazia mondiale.

 Le mie invenzioni, spalmate nell’arco di sedici anni, avrebbero potuto avere un solo titolo: “Nuovo modello mondiale di sviluppo interattivo energetico, auto depurativo terrestre e spaziale” Ovviamente, questo titolo lo posso dare alla fine del lavoro svolto, non potevo darlo prima, in quanto io stesso, sapevo soltanto i punti di partenza, non quelli finali. Certamente non sapevo che l’intero percorso sarei stato costretto a farlo da solo, senza interlocutori pubblici e privati. Fino alla fine del mio lavoro, non avrei immaginato che con l’energia estratta dalla forza gravitazionale, che avrei usato come fonte primaria di energia terrestre, sarei riuscito, almeno virtualmente, a colonizzare anche lo spazio infinito. Addirittura, a catturare lungo i percorsi interstellari le polveri interstellari che contengono i principali minerali terrestri senza la fatica e i pericoli che comportano le attuali miniere terrestri.  Per questo io ritengo che la mia energia è la vera energia miracolosa. Non l’idrogeno trasformato in combustibile, non il nucleare di nuova generazione e nemmeno quella che BiIl Gates vorrebbe catturate nell’atmosfera con degli aquiloni (https://www.spawhe.eu/it/lettera-aperta-a-mr-bill-gates-sullenergia-miracolosa/). I primi miracoli già li ha compiuti costando zero dollari in ricerca scientifica, zero dollari in trasformazioni industriali delle fonti energetiche, zero dollari in consumi energetici.

Non vale la pena di rispondere all’Ufficio Brevetti Italiano, se nel mondo intero, nessun governo e nessuna multinazionale ha mai preso in considerazione le invenzioni basate sui principi fluidodinamici interattivi, nonostante le lettere aperte al governo Italiano, Europeo, le Nazioni Unite e la Corte di Giustizia Internazionale, che non condanna il “Reato di Omissione di atti di pubblica utilità”. Fino a prova contraria tutte le mie invenzioni sono di pubblica utilità ambientale ed energetica. I politici e i giudici che non sono in grado di comprenderle, avrebbero dovuto sentire il dovere di interpellare la scienza globalmente, almeno per sapere se qualcuno era in grado di comprendere il significato di SPAWHE (Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectromagnetic energy). E’ troppo comodo   per i politici, gli economisti e i giudici governare senza sintetizzare le competenze specifiche degli specialisti delle varie attività mondiali. E’ chiaro, che tutte le categorie tirano l’acqua al proprio mulino. Se io come progettista e installatore di impianti industriali, non mi fossi sentito incompleto di fronte alla progettazione e installazione degli impianti di depurazione, di sollevamento e distribuzione idrica, di quelli di depurazione dell’aria ed energetici, non avrei cambiato lavoro per migliorare le mie esperienze e le capacità di progettazione globali.

Come possono i politici e gli economisti che governano il mondo fare le scelte giuste dal punto di vista tecnico, scientifico, economico, se sul pianeta Terra non c’è nessuno che progetta gli impianti globalmente? Come possono i giudici nazionali e internazionali condannare i reati di omissione di pubblica utilità, se nessun ente di ricerca pubblico e privato terrestre ha mai cercato le chiavi che innescano i processi interattivi fluidodinamici naturali a velocità e pressioni diverse da quelle atmosferiche? Con il senno di poi, dopo i depositi di brevetti e le pubblicazioni del sottoscritto avrebbe dovuto essere chiaro che è necessario cambiare il modo di lavorare delle pompe, turbine, autoclavi. Se gli addetti a lavori pubblici e privati non lo comprendono per non ammettere i loro errori e contemporaneamente, i loro investimenti dell’ultimo secolo, qualcuno si dovrebbe assumere la responsabilità di finanziare le sperimentazioni nell’interesse di tutti, soprattutto delle generazioni future.

Non devono essere i politici, gli economisti, i giudici a fare le scelte perché non possono avere le competenze globali, ma dovrebbero almeno comprendere che l’attuale società mondiale non funziona poiché non è progettata in modo multidisciplinare. La multidisciplinarità non la possiedono nemmeno i ministeri, le facoltà universitarie, le multinazionali, poiché sono tutti specialisti in singole discipline. E’ ovvio che tutti fingano di non comprendere gli impianti proposti dal sottoscritto, poiché sono gli impianti che loro stessi avrebbero progettato se invece di ragionare da soli, avessero ragionato con esperti di altri settori. Ma non conviene a nessuno ammettere gli errori e demolire gli impianti sbagliati. Il compito dei politici degli economisti e dei giudici internazionali, non è quello di accontentarsi dello stato dell’arte prodotto dal sistema attuale degli specialisti separati, ma di metterli insieme affinché la progettazione sia fatta globalmente. Se non sono in grado di ragionare globalmente, pur non sapendo progettare globalmente, i politici, gli economisti e i giudici producono più danni che benefici alla società mondiale. Per questa ragione io asserisco che il reato di omissione è il pane quotidiano dei governi e gli enti pubblici mondiali e aspetto che qualcuno dimostri in che cosa sono sbagliate le mie invenzioni non finanziate da nessun ente pubblico e privato mondiale. Anche partendo da eventuali miei errori si potrebbe fare qualche passo avanti nella progettazione globale degli impianti antropici che riguardano tutte le attività umane, comprese quelle dovrebbero portarci anche progettazione sostenibile spaziale.

Io sono cosciente di essere sconosciuto, sia nella città dove vivo, nel mio paese, figuriamoci se penso che i potenti della Terra prendono i considerazione le mie soluzioni, ma penso anche che questa sia stata la forza che mi ha spinto ad andare fino in fondo. Se fosse stata realizzata qualcuna delle mie invenzioni, probabilmente, mi sarei sentito soddisfatto e appagato dal successo raggiunto. Invece, non vedendo nessuna delle mie invenzioni realizzate, sono stato stimolato a far avanzare lo stato dell’arte virtualmente per metter in discussione le competenze dell’intera classe dirigente mondiale politica, scientifica, economica, dei paesi capitalisti, comunisti, socialisti, populisti.  A prescindere delle varie ideologie, di comune accordo i governi, multinazionali, hanno preferito continuare a produrre invenzioni specifiche, scollegate tra loro, che non essendo interattive, non possono chiudere tutti i cicli chimici che aprono.  I tecnici e gli scienziati mondiali dovrebbero parlare la stessa lingua a prescindere dalle ideologie.

Se non si individuano i vizi di origine dei sistemi energetici o depurativi, anche se migliorano i rendimenti delle prestazioni delle macchine, i vizi originali non possono essere superati. Se un sistema produce inquinamento, l’unico modo per non inquinare è cambiare il sistema. La natura terreste, non spaziale, ci ha insegnato che con i dovuti tempi tutto può essere depurato, e rigenerato, ma nello stesso tempo ci ha dato la possibilità di incrementare localmente le ossigenazioni incrementando le pressioni senza trasformare completamente la materia. Dobbiamo essere noi a scegliere le migliori soluzioni ma lo dobbiamo fare prima di investire milioni di dollari, euro o di qualsiasi moneta mondiale. Non possiamo illuderci di sostituire il petrolio o il gas con le cosiddette rinnovabili che sono ingombranti e discontinue. Basti pensare che per produrre un Kw/h occorrono almeno 10 mq di spazio nelle migliori condizioni di esposizione e per produrre energia eolica, per produrre una pressione di un bar sulle eliche in rotazione occorre un vento di circa 80 km/h. Queste rinnovabili comportano l’impiego di costosi e pesanti accumulatori di energia. E’ chiaro che le rinnovabili non possono sostituire l’energia termica con vari tipi di combustibili e l’energia nucleare, che pur avendo migliorato i rendimenti, non hanno potuto eliminare i vizi originali.

Ho letto sulla rivista “ambiente e Veleno” che il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi è contro il nucleare e non ha nulla di meglio da proporre che l’energia solare.  (https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/21/il-nobel-per-la-fisica-parisi-scettico-su-nucleare-in-italia-meglio-investire-nel-fotovoltaico-e-su-risparmio-energetico/6434141/). Mentre il prof.  Angelo Tartaglia, ingegnere nucleare e professore emerito di Fisica presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino, spiega: “Al momento non c’è soluzione al problema delle scorie, i costi sono altissimi, la sicurezza è un’illusione”. “Non si capisce se Roberto Cingolani (Ministro della transizione ecologica Italiana) fa lo scienziato o il paladino di un modello di economia. Questi nuovi mini reattori sarebbero da fare, non ci sono. La quarta generazione di nucleare non c’è. Abbiamo un’emergenza climatica che ci chiede di dimezzare le emissioni di Co2 entro dieci anni. Non so come il nucleare possa rappresentare uno strumento utile, se richiede decenni per sviluppare le nuove tipologie”.

Ovviamente, sono d’accordo con il professor Tartaglia.  Ma quello che io mi chiedo è la seguente domanda: E’ possibile che questi illustri scienziati si scontrano tra loro su diversi fronti scientifici mono tematici e non osservano le soluzioni già sviluppate dalla natura senza l’impiego delle tecnologie, e nemmeno quelle più semplici dovute allo sviluppo dei dettagli dovute dell’organizzazione scientifica del lavoro, che porterebbero automaticamente a scartare le soluzioni con minori vantaggi di produttività e di economia se fossero realizzate, non solo nelle fabbriche manifatturiere, ma anche nelle altre attività umane?

La scienza mondiale non si è mai preoccupata di organizzare il lavoro ambientale mondiale. Gli scienziati hanno approfondito i problemi scientifici in ordine sparso per soddisfare il loro desiderio di conoscere i misteri dell’universo e del pianeta in cui viviamo. Le invenzioni più importanti che sono state prodotte sul pianeta Terra non sono dovute all’esigenza di proteggere la vita umana e l’ambiente in cui viviamo. Sono dovute principalmente a ridurre la fatica umana, a proteggerci dal freddo e dal caldo eccessivo. Il salto di qualità delle prestazioni degli impianti e delle macchine progettate dall’uomo può avvenire soltanto se si applica l’organizzazione scientifica del lavoro anche agli aspetti ambientali, chiudendo negli impianti tutti i cicli che si aprono. Questo non si può fare se gli impianti non diventano interattivi e non possono diventare interattivi se non si modificano, soprattutto le pompe che sono il cuore di tutti gli impianti fluidodinamici, come il cuore è la pompa del corpo umano.

 Non è un caso che “l’organizzazione scientifica del lavoro” pubblicata nel 1911 da Frederick Taylor abbia stimolato soprattutto la velocità della produzione di beni di consumo, indipendentemente dalle fonti energetiche utilizzate e dagli effetti collaterali ambientali. Le due guerre mondiali che seguirono portarono alla corsa agli armamenti e a invenzioni mai ragionate globalmente. La potenza del fuoco, la termodinamica, l’energia nucleare hanno dominato il secolo scorso come fonti energetiche primarie. Non è un caso che i trasporti mondiali si siano sviluppati attraverso le caldaie a vapore e i motori termici, mentre l’energia elettrica è stata prodotta in grandi centrali termoelettriche e nucleari per essere trasportata a distanza in alta tensione per poi essere distribuita localmente in bassa tensione.  Questo modello di sviluppo sta distruggendo l’ambiente e le risorse del pianeta senza che la scienza mondiale si opponga seriamente, essendo costituita da scienziati lavoratori dipendenti dei centri di potere pubblici e privati che traggono la ricchezza dal modello di sviluppo che hanno creato.  Le facoltà scientifiche mondiali lavorano a compartimenti stagni monotematici. Non dialogano tra loro ma con potenziali clienti multinazionali ugualmente specializzati in singoli settori scientifici e tecnologici. Poiché i governi hanno smesso di fare gli imprenditori, il commercio dei brevetti è diventato a senso unico: dagli enti pubblici ai privati.  Tutti parlano dei grandi problemi ambientali ma nessuno li affronta seriamente perché bisogna mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo dalla A alla Z.  

Gli inventori che non appartengono ai centri di potere economici arrivano dissanguati economicamente alla parte finale del lavoro a causa dei silenzi dell’intera scienza mondiale, degli imprenditori, politici, legislatori e organi di informazione. La divisione delle competenze delle singole professioni è complice degli attuali disastri mondiali. Infatti, la modifica delle pompe proposta nel 2015 non è stata improvvisata. E’ partita dall’anno 2006, unificando virtualmente i cicli depurativi dell’acqua e dell’aria per sfruttare meglio i principi fluidodinamici interattivi di Henry, Pascal, Venturi, Torricelli. Sarebbe bastato applicare le equazioni di Bernuolli per calcolare l’energia prodotta all’uscita dalla turbina e quella assorbita sull’asse della pompa di riciclo per comprendere la differenza tra l’energia spesa e prodotta. Le applicazioni di questo sistema che la scienza ha ignorato e nessuno ha realizzato sono infinite e applicabili in tutti i settori delle attività umane.

Quando ho compreso che nessuno mi avrebbe ascoltato (come di fatto è avvenuto), fin dal 2014, ho creato un sito web dal nome SPAWHE.eu, che significa “Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectomagnetic Energy” che rappresenta il modello di sviluppo sostenibile depurativo ed energetico mondiale, alternativo a quello attuale, che è inquinante, antieconomico, che sta sprecando le risorse naturali del pianeta.  Un sistema se ha la caratteristica di universalità si può realizzare di qualsisi dimensione rispettando i principi funzionali e quelli della conservazione dell’energia. Infatti, con lo stesso sistema  ho proposto anche il cuore artificiale e i motori  lineari spaziali. Purtroppo, ho raccolto soltanto silenzi dalla attuale scienza, dai governi e dagli imprenditori mondiali senza che nessuno si sia assunto la responsabilità di spiegare le motivazioni, a parte l’ufficio brevetti europeo e italiano, che hanno mostrato la loro ignoranza scientifica parlando di moto perpetuo. Poi contraddicendosi con la concessione del brevetto dell’auto idroelettrica, che funzionerebbe con lo stesso sistema. Ovviamente, io non ho realizzato l’auto idroelettrica senza finanziatori. Ma quello che mi preoccupa di più è il silenzio della scienza che deve formare i progettisti, gli scienziati, gli inventori, gli economisti, i politici del futuro.  Non posso interpellare gli scienziati del passato che mi hanno ispirato l’approfondimento dei principi fluidodinamici: Henry, Pascal, Torricelli, Newton, Venturi, né quelli dell’elettromagnetismo terrestre: Maxwell, Faraday, Neumann, Lenz, Lorentz, Tesla, i quali certamente sarebbero lieti nel sapere che l’energia idroelettromagnetica compressa dialogherebbe perfettamente con i solenoidi composti da fili di rame sottilissimi, protetti con vernici isolanti che ci hanno consentito di  produrre l’elettromagnetismo terrestre. Chi si occupa di economia dovrebbe comprendere che per mantenere basse le temperature dei fili di rame non conviene produrre energia termica che comporta impianti di raffreddamento, non conviene nemmeno usare combustibili che comportano impianti di depurazione dei fumi, ma non conviene nemmeno acquistare i combustibili se è possibile estrarre l’energia dall’aria che è stata addensata dalla forza gravitazionale e dall’acqua che la stessa gravità la mantiene liquida alla pressione atmosferica e alla temperatura terreste. Cosa studiano nelle università gli economisti mondiali, che affiancano i politici nei governi? Solo il monetarismo e il modo di conservare gli attuali equilibri di potere economici?

Applicando globalmente l’organizzazione scientifica del lavoro sarebbe stato logico che la soluzione migliore dai punti di vista ambientali, di risparmio delle risorse naturali, per produrre l’energia terrestre, avrebbe dovuto essere fluidodinamica, che non riscaldando i piccolissimi fili di rame che si usano per produrre le correnti indotte, è più affidabile, economica, di minore ingombro e anche di maggiore forza. La forza è data dal prodotto portata densità pressione.  Il calore sul pianeta Terra non serve per produrre elettromagnetismo. Abbiamo già gratis la gravità, l’aria atmosferica con la pressione iniziale di un bar e l’acqua con una densità 830 volte superiore all’aria.

E’ stato estremamente stupido da parte della scienza e degli imprenditori terrestri usare il calore per produrre energia, ancora più stupido è stato cercare di produrre delle esplosioni nucleari controllate per dividere l’atomo, pur disponendo di una forte forza gravitazionale. Solo entrando nei dettagli dei cicli di lavoro delle macchine terrestri che producono la forza primaria dalla quale si ricava l’energia elettrica e l’elettromagnetismo era possibile arrivare al bandolo della intrecciata matassa energetica e ambientale terrestre.  Purtroppo, la classe dirigente mondiale non accetta questa realtà. Non vuole rinunciare al calore dei combustibili, alla forza nucleare, alle attuali rinnovabili discontinue e con bassi rendimenti. Queste saranno mai in grado di sostituire l’energia termica e nucleare. Intanto, continuano a ignorare la vera alternativa dell’energia primaria terrestre, che è l’energia idroelettromagnetica compressa. 

Cosa ci vuole a comprendere che questa energia producibile alla temperatura terrestre con ingredienti naturali, come l’aria e l’acqua che non cambiano le loro formule chimiche, consentirebbe di produrre senza costi l’elettromagnetismo terrestre, molto più delicato di quello prodotto dalle esplosioni nucleari dell’universo, ma perfettamente collegabile ad esso? Avrebbero dovuto bastare queste semplici considerazioni a far comprendere che la scienza non conosce l’organizzazione scientifica del lavoro, che gli imprenditori conoscono soltanto quella che incrementa la velocità della produzione dei beni di consumo, e che i politici e gli economisti fanno leggi su misura per chi detiene la ricchezza mondiale, affinché la conservino a lungo, a scapito del vero progresso. I paesi comunisti e capitalisti in fatto di energia la pensano allo stesso modo e sono in concorrenza tra loro a chi vende più gas, petrolio, energia nucleare, petrolio e rinnovabili che non valgono niente.

Le attuali borse mondiali creano la ricchezza non sul lavoro reale ma sulle speculazioni monetarie. I ricchi possono comprare e vendere quello che desiderano e anche i piccoli investitori seguono le loro indicazioni, anche se raccolgono soltanto le briciole della ricchezza mondiale. E’ ovvio che una società per azione dal nome SPAWHE non nascerà mai.  https://www.spawhe.eu/it/una-societa-per-azioni-globale-contro-gli-errori-omissioni-e-opportunita-sprecate-dalla-scienza-e-dai-centri-di-potere-mondiali/   

Le attuali leggi sui brevetti industriali non sono adeguate a favorire uno sviluppo globale ed equilibrato dell’ambiente e dell’energia mondiale.  Basti pensare che chi deposita in Italia un brevetto abbastanza complesso, se supera le 10 rivendicazioni deve pagare 45 euro per ogni rivendicazione aggiuntiva. Se io avessi avuto la capacità di sviluppare il mio modello di sviluppo alternativo composto da quaranta depositi di brevetti con dieci rivendicazioni cadauno, solo per depositare i brevetti avrei dovuto spendere 18.000 € (400 * 45). Considerando che sul pianeta Terra ci sono 196 stati sovrani e che per ottenere i diritti di autore avrei dovuto pagare gli stessi diritti in tutti i paesi del pianeta, o almeno nei paesi più importanti del G20, avrei dovuto pagare, più o meno, gli stessi costi moltiplicati per 20 = 360.000 €.  Inoltre, avrei dovuto pagare delle tasse di mantenimento annuali negli stessi paesi per venti anni. Arrotondando per difetto i costi da pagare alla burocrazia mondiale, sarebbero 7.200.000 €, escluse le tasse sui profitti aziendali.  

Queste leggi sono concepite per proteggere invenzioni commerciali prodotte in grandissima serie in tutto il mondo e con pochissime rivendicazioni. Nessuno comprende che centinaia di migliaia di invenzioni industriali commerciali tra loro scollegate con dieci rivendicazioni, non possono avere lo stesso valore di una sola invenzione complessa e completa composta da quaranta invenzioni e quattrocento rivendicazioni  tra loro collegate come in un solo impianto, che ha affrontato tutti gli aspetti ambientali energetici economici contemporaneamente. 

Sul pianeta Terra occorrono grandi progetti globali, non commerciali, e questi progetti dovrebbero essere tra loro collegati. Questi progetti avrebbero dovuto essere studiati dagli scienziati e inventori pubblici. Invece i ricercatori pubblici collaborano a produrre piccole invenzioni commerciali con le multinazionali.  Questo succede anche perché non sono coordinati da statisti ed economisti illuminati. Ma dove dovrebbero formarsi gli statisti e gli economisti illuminati? Fino a quando non si comprenderà che l’organizzazione scientifica del lavoro deve essere sviluppata globalmente, non ci sarà nessuna possibilità di formare una classe dirigente competente in grado di coordinare la scienza, la tecnologia e l’economia che sono strettamente collegate anche alla protezione dell’ambiente, all’allungamento della durata della vita e alla esplorazione spaziale come riassunto nella filastrocca di Spawhw.eu.   Nel 2022 siamo ancora a zero nella protezione dell’ambiente e la produzione di energia sostenibile. Tutti parlano di energie rinnovabili senza rendersi conto che senza organizzare il lavoro globalmente anche le rinnovabili sono un fallimento. Il mio ragionamento è semplice: La natura Terrestre (non quella universale) non disponendo delle due forti energie nucleari, ma soltanto della forza gravitazionale e dell’invisibile elettromagnetismo generale, non disponendo nemmeno delle tecnologie inventate dall’uomo, per svilupparsi ha usato sistemi semplici ma interattivi, molto lenti, ma infallibili. Questo spiega la ragione per la quale la razza umana, che è la più intelligente, si è sviluppata soltanto negli ultimi 300.000 anni e non nei quattro miliardi di anni precedenti. E’ evidente che nelle ere precedenti non esistevano tutti i microrganismi necessari per iniziare l’umanizzazione. Oggi l’uomo domina il pianeta Terra ma non ha imparato la lezione che avrebbe dovuto imparare dalle sue stesse origini: deve la sua esistenza a delicati, complessi e lunghissimi processi interattivi. Ha semplificato le cose, creando le specializzazioni tra le varie discipline e i vari mestieri.    Lo stesso corpo umano è stato diviso in piccole parti, ma per fortuna esistono i medici di base che ci indirizzano agli specialisti, ortopedici, endocrinologi, cardiologi, neurologici, caso per caso. Mentre per curare il pianeta Terra esistono gli specialisti, ma non esistono i sostituti dei medici di base.  Chi governa dovrebbe sostituire i medici di base del Pianeta. Ma chi ha governato il pianeta, nel passato lo ha fatto con la forza, sottomettendo gli altri popoli, e con la democrazia lo sta facendo con compromessi e negoziazioni, che variano in funzione di chi vince le elezioni, oppure con colpi di stato. Non c’è niente di scientificamente organizzato nel governo del pianeta Terra, perché chi governa non ha una cultura di base per curare l’ambiente e l’economia mondiale.  Questa cultura non la possiede nemmeno la scienza perché divisa a settori, ha dimostrato di non essere in grado di proporre impianti antropici sostenibili utilizzabili sull’intero pianeta e non la possiedono nemmeno gli inventori che producono invenzioni pratiche di grande successo, ma non sempre compatibili con l’ambiente e lo sviluppo sostenibile terrestre. Basti pensare ai mitici motori termici delle Ferrari, Mercedes, McLaren, Lamborghini, Bugatti, che tanti tifosi hanno nel mondo intero, che in versioni diverse, ma con gli stessi combustibili, moltiplicate in miliardi di esemplari nel mondo intero sono le maggiori responsabili dell’inquinamento, del riscaldamento globale, e dell’economia sbagliata, avendo impedito la ricerca di motori altrettanto potenti, ma puliti, addirittura depurativi dell’ambiente, che non userebbero combustibili ma aria e acqua che non costano niente e  non si consumano, che potrebbero sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz, per andare anche nello spazio. E’ evidente che queste cose non le potranno mai fare i motori termici anche se continueranno a fare spettacolo nelle gare automobilistiche  con le mitiche Ferrari, Mercedes, McLaren, Lamborghini, Bugatti.

 Il pianeta Terra prima di essere governato dai politici, economisti e giudici, avrebbe dovuto dare maggiore importanza all’organizzazione scientifica del lavoro sviluppata nei minimi dettagli in tutte le attività umane per cercare le chiavi nascoste che innescano i principi interattivi. Trovate queste chiavi che la natura usa alla pressione atmosferica per produrre la fotosintesi clorofilliana, la biochimica, il ciclo del carbonio a pressioni superiori a quella atmosferica è il vero segreto dell’energia sostenibile Terrestre. Queste chiavi non potevano essere trovate senza entrare nei dettagli dell’organizzazione scientifica del lavoro Terrestre che la scienza e gli inventori non hanno mai cercato poiché hanno conoscenze specifiche, non globali del lavoro.   

L’insegnamento della natura Terrestre, che ha fatto le cose giuste al momento giusto, prima depurando l’ambiente e creando la vita biologica e animale, pur non disponendo di nessuna tecnologia, non è stato preso in considerazione dagli scienziati e dagli inventori, ma i politici e gli economisti, non hanno organizzato il lavoro globalmente, affinché fosse più facile trovarle. Infatti, l’organizzazione scientifica del lavoro umano è stata applicata solo nell’industria manifatturiera. Invece, deve essere applicata a tutte le attività umane è aggiornata continuamente, man mano che avanza lo stato dell’arte globalmente. Oggi, invece, noi notiamo velocità diverse di sviluppo dei diversi settori delle attività umane che dipendono soltanto dagli aspetti commerciali e dalla bassa cultura scientifica dei politici e dei legislatori, che non sono in grado di regolamentare uno sviluppo equilibrato. Queste incongruenze che io ho notato in una vita di lavoro, come ho scritto più volte inutilmente, in altri articoli e nel presente mi hanno indotto fare l’inventore da pensionato propri per cercare queste chiavi. Ne ho trovate molte, tutte ignorate dalla classe dirigente mondiale, ma quelle più importanti e universali sono le modifiche alle macchine fluidodinamiche, in particolare le pompe già inventate da altri inventori del passato, per farle lavorare nella direzione della forza gravitazionale, in serie ad altre pompe montate al contrario in modo  che possano funzionare come turbine  e produrre  tutta l’energia primaria terrestre necessaria a produrre l’energia elettrica attraverso il generatore di corrente accoppiato alla pompa usata come  turbina, senza l’apporto di nessun combustibile o materiale radioattivo.

Dal 2015 ho dimostrato che l’energia prodotta dalle pompe usate come turbine può essere anche centinaia di volte superiore alla energia assorbita dalle pompe di riciclo dell’acqua modificate (con la doppia alimentazione separata fino alla girante) presenti nello stesso circuito.  

Come risulta dagli archivi, dell’ufficio brevetti Italiano, io ho ricevuto la concessione di diciassette brevetti industriali ma nessuno di questi è mai stato finanziato e realizzato dalla classe dirigente pubblica e privata mondiale, perché avrebbero comportato la modifica degli attuali impianti di depurazione dei fumi dell’aria delle acque e quelli fognari al fine di realizzare cicli di depurazione globali.  Infatti, tutti gli impianti di depurazione, non sfruttando i principi interattivi tra acqua e aria, hanno acidificato le acquee e incrementato la produzione di CO2, vapore ossidi e polveri nell’atmosfera. Non ci voleva molto a comprendere che con gli attuali impianti energetici e depurativi mondiali il riscaldamento globale era inevitabile. Ma tacendo sulle soluzioni proposte dal sottoscritto, nonostante la concessione dei brevetti, ho dovuto comprendere che i miei brevetti non erano graditi nemmeno alla scienza. Non ho rinunciato a depositare i brevetti ma ho ridotto i costi di deposito. I miei depositi di brevetti a partire dal 2015 sono diventati solo intellettuali. L’ufficio brevetti italiano non dove fare altro che conservare i documenti depositati dal sottoscritto affinché le generazioni future, se saranno più preparate di quelle attuali, possano comprendere quello che la società attuale non è stata in grado di comprendere.  

I brevetti intellettuali vanno oltre l’attuale stato dell’arte trasversalmente, interessando più settori contemporaneamente. Se moltiplichiamo quaranta invenzioni non realizzate tra loro collegate che rivendicano ognuna dieci rivendicazioni, l’ultima invenzione di tale serie che come scritto sopra,  porta al volo spaziale con la cattura delle polveri interstellari all’esterno dei mezzi di trasporto  e la progettazione interna  degli ambienti che assicurano  la sopravvivenza umana producendo alimentazione, acqua, aria, pressione atmosferica ed elettromagnetismo elettrostatico simile alla forza gravitazionale, possiamo dire che  le rivendicazioni dell’ultima invenzione non sono 10 ma 400, poiché le precedenti non sono mai state realizzate. Infatti, le invenzioni intellettuali diventano industriali soltanto quando qualcuno le realizza industrialmente.   Ma secondo le leggi attuali sui brevetti, se le mie soluzioni sono corrette, anche i brevetti che non mi sono stati concessi con accuse banali come il “moto perpetuo”, non possono godere della proprietà industriale da parte di altri dopo che il sottoscritto li ha depositati e pubblicati. 

 I legislatori mondiali dei brevetti, si sono preoccupati anche di regolamentare eventuali controversie tra i datori di lavoro e gli imprenditori dei centri di potere mondiali pubblici e privati, stabilendo le percentuali che spettano agli imprenditori e agli inventori in caso di vendita dei brevetti. Ma non si sono preoccupati di legiferare nulla in favore degli inventori che non appartengono ai centri di potere. Gli inventori privati sono trattati come se fossero dei virus indesiderati dagli scienziati e inventori dipendenti dagli enti pubblici e dalle multinazionali. Invece sono gli unici che potrebbero restituire la dignità anche al loro lavoro. Nella situazione attuale un inventore autonomo che si vuole misurare sui grandi problemi ambientali ed energetici mondiali dopo aver lavorato una vita intera in questi settori senza potersi esprimere liberamente, dovrebbero pagare le tasse e contemporaneamente, cercare i finanziatori nel breve tempo concesso dai legislatori, che intercorre tra un deposito nazionale e internazionale (dodici mesi). Non trovando finanziatori, deve fare una scelta: o si ferma al brevetto nazionale e paga le tasse di mantenimento nazionali, oppure rischia l’avventura dei depositi internazionali, depositando e pagando le tasse di deposito internazionale (circa 3.500 euro) che gli consentono di avere altri venti mesi per cercare finanziatori internazionali. Se ugualmente non trova finanziatori e smette di pagare le tasse di mantenimento a livello nazionale e internazionale perde tutto il lavoro svolto, e i soldi pagati inutilmente, senza aver nessun diritto sulle proprie invenzioni anche se in successivamente le invenzioni risultassero esatte. Questo sistema legislativo non danneggia soltanto gli inventori privati, ma l’intero sviluppo mondiale, perché i burocrati degli uffici brevetti non sono all’altezza di giudicare scientificamente le invenzioni multidisciplinari che non sono mai state realizzate. Se fossero state già realizzate non sarebbero delle invenzioni brevettabili.  Chi deve rispondere a questo grande dilemma se tutti evitano di rispondere scientificamente?  Questa domanda può sembrare una provocazione, ma non lo è perché sono troppi gli errori scientifici e tecnici che non correggono sia gli enti pubblici che le multinazionali. Basti pensare al concetto di rendimento dei macchinari e degli impianti antropici: sia gli uni che gli altri, non possono avere un rendimento superiore al cento per cento dell’energia assorbita. Questo concetto sarebbe certamente valido se vivessimo nel vuoto assoluto dove non ci sono fonti energetiche naturali, né pressioni, né battenti idrostatici da sfruttare. Pertanto l’energia la dovremmo comprare all’esterno del vuoto in cui vivremmo, e per quanto nel vuoto non ci sarebbero attriti e dispersioni di calore, l’energia dovremmo pagarla a chi la fornirebbe per svolgere tutte attività quotidiane e gli spostamenti necessari. E’ possibile che nessuno si è accorto che sul pianeta Terra, noi oltre agli svantaggi energetici prodotti dalla forza peso, dagli attriti, dalle dispersioni di calore, dall’usura dei materiali, noi abbiamo anche una fonte energetica infinita che è la forza gravitazionale, la quale ha addensato l’aria alla pressione atmosferica? Questi due elementi insieme sono una fonte di energia infinita. Inoltre, abbiamo l’acqua incomprimibile che ha una densità circa 830 volte superiore all’aria. Pertanto, noi abbiamo una fonte energetica infinità e abbiamo un vettore energetico con un densità molto superiore all’aria atmosferica che può produrre una forza e una energia in funzione della portata, della velocità di spostamento.  Non è un caso che l’energia fluido dinamica è data dal prodotto Portata x Pressione x Densità del fluido. Non si comprendono le ragioni per le quali la scienza terrestre invece di sfruttare la pressione dell’aria e la densità dell’acqua che circola, abbia voluto usare il calore prodotto con carbone e combustibili vari per produrre vapore o gas di combustione che hanno un maggiore costo, inquinano l’ambiente e producono una quantità di energia 830 volte inferiore a parità di portata e di pressione. La stessa cosa si può dire anche per l’energia nucleare di vecchia e nuova concezione, se usa materiali più o meno radioattivi per produrre il calore e da questo tramite il vapore, produrre energia, Il calore non serve e anche il vapore è un gas serra. Ovviamente, la stessa cosa si può dire per l’idrogeno trasformato in combustibile. 

 Le critiche principali subite dal sottoscritto dagli uffici brevetti italiano ed europeo sono state quelle di violare i principi della conservazione dell’energia; di creare l’energia dal nulla; di realizzare il moto perpetuo. Queste critiche avrebbero avuto senso soltanto se la scienza mondiale avesse creato un modello perfetto, senza riscaldamento globale, senza, l’incapacità di sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz nei mezzi di trasporto mondiali; la capacità di ossigenare il sangue umano con un piccolo cuore artificiale autonomo energeticamente posto nel torace dell’uomo al posto del cuore naturale o in by pass, con un piccolo apparecchio portatile. Tutte queste invenzioni prospettate dal sottoscritto non sono state realizzate non perché violano i principi della conservazione dell’energia ma perché nessuno prima del sottoscritto ha intuito che l’energia primaria terrestre è diversa da quella universale. È più semplice ed economica  di tutte le  altre  energie sviluppate sulla terra, potendo essere estratta direttamente dalla forza gravitazionale usando diversamente alcune invenzioni già esistenti, leggermente modificare (pompe, turbine, autoclavi) affinché possano sfruttare meglio  i principi interattivi fluidodinamici di Henry, Pascal, Venturi, Torricelli, Bernoulli e collegarsi ai principi elettromagnetici  di Maxwell, Tesla, Lorentz, senza  nessuna necessità di usare combustibili, e altre fonti energetiche, che comunque sono di maggior  costo perché non potendo  sfruttare direttamente i principi interattivi, non possono essere contemporaneamente energetiche e depurative, né sfruttare contemporaneamente le pressioni, le solubilità, le densità. L’elasticità dell’aria, l’incomprimibilità dell’acqua, il principio della impenetrabilità dei corpi. Tutte queste caratteristiche importantissime non sono state sfruttate adeguatamente dalla scienza mondiale che ha lavorato sempre a compartimenti stagni e pertanto, non sono entrate nemmeno nelle scuole mondiali. Da queste ignoranze globali è nato il riscaldamento globale, l’attuale distribuzione della ricchezza mondiale ed è diventato abbastanza ovvio che la classe dirigente mondiale finga di non comprendere il modello di sviluppo alterativo SPAWHE (Synergic Plants,Artificial Welling, Hydroelectric electromagnetism) per non cambiare niente e continuare a investire su soluzioni commerciali. Le quali anche se si chiameranno idrogeno e nucleare di nuova generazione, non elimineranno i costi delle trasformazioni industriali da pagare e non potranno mai essere contemporaneamente energetiche e depurative. Queste nuove generazioni di energie commerciali contano di sopravvivere grazie al silenzio mondiale della scienza che vuole nascondere i propri errori anche alle generazioni future. Per questa ragione i principi energetici interattivi non entrano nemmeno nelle scuole. L’unico modo per dimostrare gli errori commessi dalla classe dirigente mondiale era ed è quello utilizzato dal sottoscritto: partendo dallo sviluppo dei dettagli degli impianti antropici depurativi con criteri interattivi tra acqua e aria e far avanzare virtualmente lo stato dell’arte attraverso lo studio dell’organizzazione del lavoro. Infatti, lo studio dell’organizzazione scientifica del lavoro serve a individuare la soluzione migliore sotto tutti gli aspetti scientifici tecnici ed economici. Una volta individuate le soluzioni migliori dal punto di vista teorico bisogna individuare le possibili applicazioni interattive in altri settori delle attività umane. Questo non è ancora successo, nonostante, anche la pandemia da Covid 19 abbia dimostrato che gli errori scientifici e di progettazione si pagano non solo a livello ambientale ma anche riducendo le aspettative di vita del genere umano.  

Luigi Antonio Pezone