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Parliamo delle responsabilità delle alluvioni e di altre responsabilità ancora più gravi.  

Riporto integralmente il seguente articolo: “Difendere l’ambiente e il territorio dalle alluvioni producendo energia”. pubblicato il 13 febbraio 2o17, sul mio sito web https://www.spawhe.eu/defend-the-environment-and-territory-from-floods-by-producing-energy/, https://www.spawhe.eu/it/difendere-lambiente-e-il-territorio-dalle-alluvioni-producendo-energia/,  riportato anche sulla mia pagina di facebook, probabilmente, anche  su Linkedin e Academia edu. Ecco il testo integrale:

I terremoti non sono causati dall’uomo, ma possiamo difenderci abbastanza bene con le costruzioni antisismiche. Ma nelle alluvioni c’è molta responsabilità umana, sia perché non facciamo prevenzione, sia perché usiamo sistemi energetici che favoriscono i cambiamenti climatici e quindi, anche le alluvioni.

Non parlo solo dell’energia fossile, da sempre sotto accusa e sempre attestata sull’ ottanta per cento dell’energia mondiale, ma parlo anche di quella idroelettrica, che è la regina delle rinnovabili, che costa moltissimo per realizzare dighe e bacini, ma purtroppo, in caso di piogge torrenziali, produce più danni che benefici, perché le acque piovane, trovando i bacini di montagna già pieni, si riversano con maggiore velocità nelle pianure.

Il problema non è solo Italiano ma mondiale, strettamente legato allo stato dell’arte globale della protezione dell’ambiente, che non può avanzare perché gli enti pubblici non sanno progettare globalmente e le multinazionali degli appalti si adeguano volentieri agli stessi, avendo il lavoro assicurato in eterno (Chi fabbrica e sfabbrica non perde mai tempo).  Anche le multinazionali e le aziende specializzate che producono macchine e impianti forniscono quello che richiede il mercato degli appalti pubblici, migliorando le prestazioni, ma non i sistemi.  Le altre multinazionali si occupano di macchine commerciali, che senza regole, nazionali e internazionali, danno il loro contributo a riscaldare il pianeta, caldaie, condizionatori con scambiatori aria aria è via di seguito. Non parliamo dell’efficienza ambientale ed energetica degli impianti industriali, che certamente, non possono superare lo stato dell’arte pubblico. Anche esse si adattano felicemente a rispettare normative specifiche, non globali, temendo maggiori costi da sopportare, se gli impianti fossero globalmente progettati. Invece, i sistemi energetici globali risolverebbero alla fonte almeno l’80% dei problemi ambientali senza costi per le aziende private.

 In questo contesto mondiale della protezione dell’ambiente, dove tutti brillano per specifiche competenze e nessuno per competenze globali, è toccato a un pensionato che ha installato impianti pubblici e privati, industriali e ambientali, insegnare agli enti pubblici e alle multinazionali, come si potrebbero mettere insieme gli impianti ambientali ed energetici razionalmente. In questa presentazione si parla di una sola applicazione. Le altre si possono trovare sul sito web https://www.spawhe.eu. E’ stato un lavoro duro, ma necessario, perché gli interessi di parte, scientifici, politici economici, coinvolgono tutte le categorie sociali, e nessuno si può esprimere liberamente, come un pensionato. Io sono certo che tra le persone competenti moltissimi condividono questi progetti ma non possono esprimere pubblicamente il loro consenso per non mettersi in contrasto di chi paga loro lo stipendio.

La figura 1 (nel file scaricabile dal web) riporta l’energia alternativa all’energia fossile e all’attuale idroelettrica, che si chiama “Energia Idroelettrica Pressurizzata Sommersa” che non ha bisogno di dighe e nemmeno di allagare le valli di montagna, e rispetto all’energia fossile, non ha bisogno di combustibili. SI può realizzare in tutti i laghi e i fiumi (realizzando molti pozzi di calma laterali ai corsi d’acqua) che sono soggetti a straripamento, producendo energia a costi molto inferiori al carbone e all’idroelettrico tradizionale, non richiedendo grandi opere.

Questa soluzione, energetica e protettiva dell’ambiente, interagisce positivamente con l’ambiente, anche ossidando le acque inquinate. Infatti, gli impianti pressurizzati sommersi utilizzano l’aria compressa per pressurizzare il serbatoio sommerso. Il volume dell’aria compressa non varia, perché nel serbatoio pressurizzato entra ed esce la stessa quantità di acqua, pertanto l’aria compressa imprigionata nella parte superiore del serbatoio pressurizzato si comporta come una molla, ma per effetto del principio di Dalton sulle pressioni parziali dei gas e di Henry sulla solubilizzazione dei gas, abbiamo un importante effetto della solubilizzazione dell’ossigeno dovuto alla pressione del cuscino di aria. Questo comporta l’incremento delle capacità auto depurative dell’acqua, senza incrementare i costi della produzione di energia elettrica, che sono già più bassi di tutte le altre energie inventate dall’uomo.  Tuttavia la dissoluzione di una parte di aria nell’acqua diminuisce soltanto il volume del cuscino di aria (che è ripristinato), non la pressione. Pertanto la molla che spinge gratis l’acqua fuori dal serbatoio continua a funzionare.

Questa importante soluzione energetica rinnovabile, depurativa e di prevenzione ambientale è possibile a causa dell’invenzione delle pompe con la doppia alimentazione separata (5), che consentono il continuo riciclo interno al volume di acqua accumulato. Il quale, basandosi sul fatto che l’acqua non si comprime, equilibra la spinta idrostatica in aspirazione e mandata della pompa, pertanto, non solo consente di far circolare l’acqua con pochissima prevalenza e pochissima energia elettrica, ma anche di inserire, tramite la seconda bocca aspirante, all’interno della girante, acqua in bassa pressione, che sostituisce quella espulsa dal cuscino di aria. (Nelle autoclavi attuali, non alimentate con le pompe con la doppia alimentazione separata fino alla girante, l’acqua può entrare soltanto vincendo la pressione del cuscino di aria, con un’immensa spesa energetica, pertanto le autoclavi attuali servono soltanto a diminuire il numero di avviamenti dei motori delle pompe e ad attenuare i fenomeni di perturbazione del moto vario).

Con il nuovo sistema, aggiriamo la pressione del cuscino di aria per entrare nel serbatoio e utilizziamo la stessa pressione per uscire con maggiore energia alimentando la turbina (2).  Ovviamente, nel caso di alluvioni, se si alza a un livello di allarme, l’acqua del fiume o del lago, gradualmente, riduciamo, la produzione di energia da parte delle turbine e deviamo l’acqua verso il bacino (18) che la trasferisce in zone di sicurezza appositamente predisposte, mantenendo basso il livello dell’acqua del fiume o del lago che creano pericoli alluvionali.     

 Praticamente, nell’anno 2017, se avessimo già sostituito tutte le centrali termoelettriche con “le mini centrali Idroelettriche Pressurizzate Sommerse” non avremmo nessuna paura delle alluvioni e contemporaneamente, avremmo acque depurate dappertutto. Poiché questi impianti, dal punto di vista economico costano molto meno dell’energia fossile e dal punto di vista tecnico e scientifico, sono più che logici, e si possono realizzare di qualsiasi dimensione e quantità lungo i corsi di acqua, è necessario chiedersi le ragioni per le quali non esistono e anche le ragioni per le quali queste soluzioni idroelettriche che sto portando avanti da un paio di anni, raccolgono soltanto silenzi in tutto il mondo, senza un solo euro di finanziamento. Nel frattempo, si continuano a sprecare risorse in energie vecchie e nuove, che non possono competere in nessun modo per l’economicità e l’utilità ambientale delle soluzioni idroelettriche pressurizzate. Non a caso, nello stesso disegno, sulla riva del bacino sono rappresentate due auto idroelettriche. Infatti, poiché, quando si produce energia dal circuito progettato non esce né acqua né aria compressa, questo sistema può essere utilizzato per motorizzare tutti i veicoli terrestri, marine e aerei.  Ma, ovviamente, per gli attuali costruttori di motori termici, che dall’avvento della epoca industriale hanno investito in energia fossile, non è conveniente cambiare tecnologia, come per i produttori di pompe, non e conveniente cambiare le pompe negli impianti di sollevamento, fino a quando le normative internazionali, nell’interesse pubblico, non obbligano i costruttori privati  a costruire  i motori idroelettrici al posto di quelli termici e le pompe con la doppia alimentazione separata fino alla girante al posto delle attuali pompe.

La progettazione globale degli impianti energetici e depurativi insieme supera ogni aspettativa anche dal punto di vista economico, perché non spreca nessuna risorsa fisica e chimica degli elementi utilizzati.  Questo ha dimostrato Il sistema SPAWHE senza un euro di finanziamento pubblico o privato, entrando nei dettagli delle progettazioni ambientali ed energetiche, pur utilizzando gli stessi principi scientifici e lo stato dell’arte attuale nella costruzione delle macchine. Infatti, nella progettazione di un impianto depurativo ed energetico, ogni dettaglio tecnico comporta una scelta tra l’interesse pubblico e quello privato, oppure tra l’interesse locale e quello globale. L’insieme dei dettagli realizzano l’impianto completo, che si può definire impianto locale se affronta un solo problema e impianto globale se affronta molti problemi. Se le autorità mondiali dell’ambiente e dell’energia fossero competenti, avrebbero già compreso che per salvaguardare il pianeta, la salute degli uomini e degli animali, alla fine, l’impianto globale, oltre che più efficiente, è sempre più economico degli impianti parziali depurativi ed energetici che non sfruttando le sinergie tra più sistemi, sprecano risorse, materie prime e costi di trasporto dell’energia.

Le autorità mondiali della scienza della politica e dell’economia cosa aspettano a scendere dall’olimpo e ad assumersi le loro responsabilità?  Le autorità del passato non hanno avuto scelta. Se hanno sbagliato, hanno delle attenuanti, perché le soluzioni energetiche protettive dell’ambiente, di poco ingombro, senza combustibili, non erano ancora state inventate. Queste soluzioni, sgravando la bilancia dei pagamenti dei paesi come l’Italia, non produttori di energia fossile, metterebbero a disposizione un’immensa disponibilità di ricchezza, anche per prevenire i danni dei terremoti, rinforzando le abitazioni e i monumenti storici.   

Ma l’energia l’idroelettrica pressurizzata sommersa, in particolare, pur essendo interattiva con l’ambiente costerà addirittura meno della semplice estrazione e raffinazione e trasporto del petrolio.  Quindi, le autorità della scienza, della politica e dell’economia, prima di finanziare nuove energie, chiamate rinnovabili, solo perché non emettono CO2, ma che hanno bassissimi rendimenti grandi ingombri, alti costi, e alti impatti ambientali, non sono interattive, devono pensarci molto bene.  

Chi spera di entrare nella storia dell’umanità, come scienziato, politico ed economista, potrà essere ricordato anche negativamente per non aver saputo riconoscere l’utilità degli impianti globali energetici, depurativi e protettivi dell’ambiente, come sono entrati nella storia gli scienziati che hanno inventato la bomba atomica, i politici che hanno creato le guerre e gli economisti che hanno creato l’attuale divario tra ricchi e poveri. Il vero patrimonio dell’umanità è la scienza e la tecnologia applicata globalmente nell’interesse comune.

 Se i potenti, di proposito, non mettono insieme scienziati e tecnici per trovare soluzioni comuni, non è detto che tali soluzioni possano esser nascoste per sempre. SPAWHE ha dimostrato che con la pazienza e la perseveranza anche un solo tecnico, senza soldi, può ricostruire percorsi logici, che richiedono più specializzazioni.  Le mezze verità scientifiche sono come le bugie. Prima o poi si scoprono e anche la scienza universale che ci hanno tramandato gli insospettabili padri della scienza, perde prestigio. Gli scienziati veri questo non lo dovrebbero permettere.

Cordiali saluti

Luigi Antonio Pezone

Non ho cambiato nemmeno una virgola dall’articolo sopra descritto, pubblicato il 13 febbraio 2017, ma non posso non ritornare su questo argomento mentre la nostra bellissima regione della Emilia Romagna è ancora parzialmente sommersa dalle acque il 24 maggio 2023, con quindici morti accertate, 15.000 evacuati, sei miliardi di danni stimati provvisoriamente, mentre la gente inizia a spalare il fango per salvare il salvabile nelle abitazioni, aziende, strade e campagne, nella purtroppo, vana speranza che il fenomeno non si ripeta. Io credo che solo cambiando immediatamente le fonti energetiche mondiali questa speranza può diventare concreta. 

Con questo semplice schema si potrebbe produrre energia idroelettrica per tutto l’anno nelle pianure dove si svolgono le coltivazioni agricole mantenendo al minimo il livello dei fiumi e dei laghi  senza utilizzare i bacini di montagna, che favoriscono le alluvioni.

 Legenda Fig 1: (ac) air compressor = compressore d’aria; (acg) alternating current generator = generatore di corrente alternata; (ai)  axial impeller = girante assiale; (C) collector = collettore;  (caipds) capsid axial intubated pump with dual suction = elettropompa assiale intubata capovolta con doppia alimentazione; (cfca) connection for fast fill compressed air = attacco per riempimento rapido aria compressa; (csp) connection systems pipe = tubo di collegamento impianti;   (cst) containment system tube = tubo di contenimento impianto; (cv) check valve = valvola di ritegno; (dgh) delivery geodetic height = altezza geodetica in mandata; (dthdc) deviation towards hydraulic drainage canals = deviazione verso canali di bonifica idraulica; (ecpc) electrical current produced cable = cavo con corrente elettrica prodotta; (fcp) flange for coupling to the pump = flangia per accoppiamento alla pompa; (fdsfs) flanged dual supply and flow separator = doppio alimentatore flangiato e separatore di flusso; (fss) flow separator in sheet steel = separatore di flusso in lamiera di acciaio; (htva) hydraulic turbine with vertical axis = turbina idraulica con asse verticale; (iwft) inlet water to feed turbine = ingresso acqua per alimentazione turbina; (lf) lift ring = anello di sollevamento; (lfcv) level floating control valve = valvola di regolazione livello a galleggiante; (mpl) probe of the minimum or maximum level = sonda di minimo o massimo livello;  (pat) pump as turbine = pompa utilizzata come turbina; (ptr) pressure tested reservoir = serbatoio collaudato a pressione; (od)  overflow discharge = scarico di troppo pieno; (pat) pump as turbine = pompa utilizzata come turbina; (pwa) pump with autoclave = pompa con autoclave;  (sav) supply additional valve = valvola di alimentazione supplementare; (sacg) submersible alternating current generator = generatore di corrente alternata sommergibile; (sacm) submersible alternating current motor = motore sommergibile a corrente alternata; (sfff) special flange with four feeds = flangia speciale con quattro alimentazioni;  (sgh) suction geodetic height = altezza geodetica in aspirazione; (sov) shut-off valve = valvola di intercettazione; (sovfa) shut-off valve with flow adjustment = valvola di intercettazione con regolazione flusso; (sph) suction piezometric height = altezza piezometrica in aspirazione; (srip) supporting ring for intubate pump = anello di supporto per sostegno turbina intubata; (srt) supply reservoir tube = tubo di alimentazione serbatoio; (sss) shaped sheet steel = lamiera di acciaio sagomata; (sv) safety valve = valvola di sicurezza; (tcp) tube containing the pump = tubo contenente la pompa; (tpups) three-phase UPS = gruppo di continuità trifase; (wdn) water distribution network = rete di distribuzione idrica; (wddr) water distribution and disconnection reservoir = serbatoio di distribuzione idrica e disconnessione. (wsdr) water disconnection reservoir = serbatoio di disconnessione  idrica.

In questi giorni di accesi dibattiti televisivi di esperti della protezione civile, di geologi, urbanisti, politici, ambientalisti, l’unico aspetto che è stato trascurato è proprio quello denunciato dal sottoscritto, oltre sei anni prima, che è quello di produrre energia sostenibile fissa e mobile prevenendo gli effetti negativi che comporta il riscaldamento globale. Mentre le multinazionali continuano a vendere il gas il petrolio e l’energia, i contribuenti e le vittimi dei disastri ambientali pagano i danni.

 Siamo tutti d’accordo che la cementificazione selvaggia favorisce i fenomeni alluvionali ma quello che nessuno dice è soprattutto il fatto che abbiamo sbagliato i principi fondamentali della gestione idrica e idroelettrica mondiale. Come ho scritto anche nell’articolo sopra, ho sempre sostenuto che è stato un grande errore accumulare acqua nei bacini di montagna allo scopo di produrre energia elettrica con il salto idraulico. Le opere realizzate per accumulare l’acqua in tali bacini hanno avuto costi altissimi per realizzare dighe di immense dimensioni e anche di dimensioni minori che non hanno fatto altro che aumentare la velocità e la portata dell’acqua in occasione delle grandi piogge. Dovrebbe essere ovvio ammettere che quando i bacini in montagna sono già pieni per prevenire le siccità estive, le alluvioni diventano ancora più disastrose. È questo il caso delle alluvioni in Emilia-Romagna, avvenuta mentre tutti gli agricoltori erano preoccupati per il bassissimi livelli delle acque dei laghi e fiumi delle pianure. Purtroppo non è la sfortuna che perseguita gli agricoltori mondiali. È soprattutto, la scienza pubblica e privata che di comune accordo hanno stabilito le fonti primarie dell’energia mondiale e i sistemi depurativi. Il riscaldamento globale, le siccità, le alluvioni sono state rese possibili legalmente dai governi e dalle multinazionali che hanno scelto le energie sbagliate per fare avanzare lo stato dell’arte scientifico e tecnologico terrestre. Non è un caso che gli esperti dei governi delle multinazionali e quelli intervistati dalle televisioni nel maggio 2023, non si siano accorti dell’assenza della energia idroelettrica compressa sommersa, che già sei anni prima aveva delle grandissime possibilità di tenere basse le acque dei fiumi e dei laghi trasferendole in altri bacini artificiali nelle stesse pianure, non consumando energia ma producendola, per tutto l’anno senza disperdere le risorse idriche. Se necessario, questi impianti potrebbero anche irrigare i terreni secchi anche in periodi invernali. Ma come ho scritto sopra, se nell’articolo citato ho indicato simbolicamente le auto che funzionavano con l’energia idroelettrica compressa, voleva far comprendere ai lettori che con i motori idroelettrici compressi in un prossimo futuro ci potrà essere una grande rivoluzione  di tutti i sistemi depurativi ed energetici e anche dei trasporti, compresi i trattori agricoli, che in un prossimo futuro potrebbero funzionare l’energia idroelettrica compressa , rendendo sempre più sostenibile l’agricoltura mondiale.

Tuttavia, per affrontare i problemi ambientali seriamente, oltre a riparare i danni prodotti, e necessario entrare nelle soluzioni ambientali ed energetiche e mettere subito al bando le energie che producono CO2 ma anche il vapore. Quindi sia energia fossile che quella nucleare. Non uso parole mie, ma un articolo estratto dalla seguente pagina di internet:  https://skepticalscience.com/translation.php?a=19&l=17

Il vapore acqueo è tra i gas serra quello predominante. Il flusso radiativo del vapore acqueo causato dalla sua caratteristica di gas serra è circo 75 W/m2 mentre la CO2 apporta un contributo di 32 W/m2 (Kiehl 1997). Questa proporzione è confermata dalle misure della radiazione infrarossa di ritorno verso la superficie terrestre (Evans 2006). Il vapore acqueo è anche quello che da il contributo prevalente  come feedback positivo  nei confronti del sistema climatico terrestre ed è anche la causa principale del perché la temperatura risente così tanto delle modificazioni della concentrazione di CO2. A differenza di altri forcings esterni come la CO2 che possono essere aggiunti nell’atmosfera, il livello del vapore acqueo è funzione della temperatura dell’aria. Il vapore acqueo viene trasportato in atmosfera attraverso il processo di evaporazione , la cui entità dipende dalla temperatura degli oceani e dell’aria, essendo governata dalla formula di Clausius-Clapeyron. Se una quantità eccedente di acqua viene introdotta in atmosfera questa condensa  e ritorna in basso come pioggia o neve entro una settimana o due. Analogamente se una certa quantità di umidità viene prelevata dall’atmosfera, la evaporazione provvederà a ripristinare il “livello normale”in breve tempo. Il vapore acqueo, essendo direttamente legato alla temperatura, è anche un fattore di feedback positivo ed è in pratica il fattore di feedback positivo principale  del sistema climatico (Soden 2005). Con l’aumento della temperatura la evaporazione cresce ed una maggior quantitàdi vapore acqueo si accumula nella atmosfera. In qualità di gas serra il vapore acqueo assorbe calore e riscalda l’aria che a sua volta favorisce altra evaporazione. Quando la CO2 viene aggiunta in atmosfera , essendo a sua volta un gas serra ha un effetto riscaldante, e quindi fa si che altra acqua evapori e riscaldi l’aria portandosi ad una soglia stabile più alta. Il riscaldamento dovuto alla CO2 pertanto ha un effetto di amplificazione. Qual è l’entità di questa amplificazione? Senza altri feedback, un raddoppio della concentrazione di CO2 provocherebbe un aumento della temperatura del pianeta di circa 1°C. Il feedback del vapore acqueo per parte sua causa circa il raddoppio del riscaldamento dovuto alla CO2. Quando vi si comprendano gli altri feedback (per es. la riduzione dell’albedo dovuta allo scioglimento dei ghiacci) il riscaldamento complessivo a seguito di un raddoppio della CO2 è attorno a 3°C (Held 2000). L’effetto di amplificazione del vapore acqueo è stato osservato sotto forma di raffreddamento globale a seguito della eruzione del Monte Pinatubo (Soden 2001). Il raffreddamento fece sì che l’atmosfera diventasse più secca ed a sua volta venne amplificata la diminuzione di temperatura. La citata risposta climatica di circa 3°C è anche confermata da numerosi studi sperimentali che hanno preso in esame come il Clima ha risposto a diversi forcings presentatisi in passato (Knutti & Hegerl 2008).
I satelliti hanno rilevato un aumento del vapore acqueo atmosferico di circa  0.41 kg/m² per decennio dal 1988. Una evidenza ed una attribuzione nota come “impronta digitale”, che è stata usata per identificare la causa dell’aumento dei livelli di vapore acqueo in atmosfera (Santer 2007). Impronta digitale perchè presuppone l’adozione di test statistici rigorosi per ricercare le possibili spiegazioni del cambiamento di talune proprietà del sistema climatico. I risultati di 22 differenti modelli climatici (virtualmente i maggiori modelli climatici mondiali) sono stati messi assieme ed hanno trovato che il recente aumento di vapore acqueo sull’intero ambiente oceanico del pianeta non è dovuto a forcing solare o ad un graduale recupero seguito alla eruzione del M.Pinatubo del 1991. La causa primaria della “umidificazione dell’atmosfera” è stata identificata con l’aumento della CO2 prodotta dai combustibili fossili
Sia la teoria che le osservazioni sperimentali ed i modelli climatici nel loro insieme mostrano che l’aumento del vapore acqueo è attorno al 6-7.5% per grado Celsius di riscaldamento nella atmosfera più bassa. I cambiamenti osservati di temperatura, umidità e circolazione atmosferica si combinano in maniera fisicamente coerente. Quando gli scettici citano il vapore acqueo dicendo che è il gas serra prevalente, in realtà fanno riferimento allo stesso feedback positivo che rende il Clima della Terra così sensibile anche alla CO2, e pertanto non fanno altro che confermare l’evidenza della origine antropica del riscaldamento globale.

L’articolo sopra riportato, sebbene non sia aggiornato con i dati attuali, dimostra che il vapore acqueo e la quantità di CO2 nella atmosferica si influenzano a vicenda e il loro aumento nell’atmosfera è causato dagli impianti antropici terrestri. Se consideriamo che la percentuale di CO2 nell’atmosfera prima dell’era industriale era di 278 ppm e oggi è di 420 ppm, possiamo dedurre che il volume di vapore sia nell’atmosfera si sia incrementato in proporzioni ancora maggiori, in quanto, oltre agli gli impianti termici fissi e mobili, esistono anche le centrali nucleari, che non emettono CO2, ma immense quantità di vapore.

Purtroppo i nubifragi e le bombe di acqua li producono, soprattutto l’eccesso di vapore, il quale avendo una densità circa 60 volte superiore all’aria, a parità di portata degli eventi climatici che innescano i processi iniziali (differenza di temperatura e pressione tra le correnti di aria), è la quantità di vapore presente nell’atmosfera che produce una quantità di energia cinetica molto superiore che scarica in pochi minuti quantità di acque che potrebbero essere scaricate in tempi molto più lunghi.

 Questi fenomeni non possono essere combattuti stanziando miliardi dollari o euro per riparare i danni, ma soprattutto cambiando il modo di progettare gli impianti del futuro scientificamente e tecnologicamente. Le soluzioni che dovranno essere realizzate devono essere le migliori in assoluto, a partire dalle fonti energetiche primarie, che devono essere rinnovabili e che dovranno avere i migliori rendimenti sotto tutti gli aspetti. Tra queste fonti, molto stranamente nel 2023 ancora non è inserita la fonte energetica ideale sotto tutti gli aspetti di rendimenti ed economia che è l’idroelettromagnetismo compresso che potrebbe portarci anche nello spazio senza produrre un solo grammo di sostanze inquinanti e nemmeno di vapore, producendo a freddo l’energia elettrica necessaria.

Quindi, sono costretto a pubblicare anche in questo articolo La filastrocca di spawhe.eu che riassume il lungo processo depurativo ed energetico che permetterebbe zero emissioni di CO2 e vapore, a parte le evaporazioni naturali alla temperatura terrestre. 

“La pulizia dell’energia fossile pubblicata su https://www.spawhe.eu, per essere efficiente dovrebbe essere basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua, affinché questi contrastino l’acidificazione degli oceani e il riscaldamento globale.    Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta.  Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto.  Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare  l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella  stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari   e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua.  Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate   un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di Newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile   realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.”

Tuttavia, nonostante i silenzi raccolti da parte della scienza pubblica e di quella delle multinazionali, oggi che siamo al maggio del 2023 l’energia idroelettrica compressa è cresciuta ulteriormente trasformandosi in energia idroelettromagnetica compressa e potrebbe anche portarci nello spazio senza combustibili ed energia nucleare.  Non è un caso che  questa energia  sia quella che costa meno di tutte le altre energie esistenti sul  pianeta; non  è un caso che sia l’unica energia che non si consuma; non è un caso che  sia l’unica energia che può sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz per superare l’ostacolo della forza gravitazionale; non è un caso che queste due spinte le altre energie non le possono sommare per molte ragioni semplici ed elementari, come gli ingombri, le masse  coinvolte, gli impianti ausiliari coinvolti per depurare e raffreddare l’energia prodotta. Infatti, è indispensabile produrre a freddo l’energia primaria perché i circuiti elettrici ed elettronici non sopportano temperatura superiori a quelle terrestri. D’altra parte, nemmeno il corpo umano non sopporta temperature superiori.

Questa classe dirigente, che si sostiene a vicenda in tutto il mondo a prescindere dai colori politici, non si accorge che le dighe e i bacini idrici in montagna allo scopo di produrre la banale elettricità con il salto idraulico ha prodotto più disastri che benefici. Probabilmente, se fosse stato compreso a tempo l’idro elettromagnetismo compresso che è ancora sconosciuto alla scienza terrestre, non sarebbero scoppiate nemmeno la prima e la seconda guerra mondiale e nemmeno le guerre coloniali per arrivare alla conquista delle fonti energetiche sbagliate, che hanno prodotto il riscaldamento globale. Probabilmente, non avremmo avuto la bomba atomica scoppiata su Hiroshima, il disastro di Chernobyl e quello di Fukushima.

Perché i governi, la scienza e le multinazionali preferiscono la realtà attuale del riscaldamento globale? Perché i sindacati, le associazioni di categoria, quelle ambientali, i consorzi di bonifica e di tutela dei territori non mostrano nessuna curiosità per verificare queste soluzioni? Aspettano ancora oggi la manna dal cielo? Se la scienza pubblica e privata avesse voluto produrre energia fluidodinamica a basso costo per produrre energia elettrica pulita già da molto tempo avrebbe potuto usare a senso unico staticamente la pressione dell’aria compressa e l’acqua come vettore energetico perché la forza che produce l’energia primaria in una turbina è data dalla portata dei fluido per la sezione di passaggio per la densità del vettore energetico. La temperatura del vettore energetico non serve a produrre energia elettrica ma soltanto ad aumentare i costi energetici, quelli depurativi e di conseguenza anche le masse e degli impianti stessi che non possono essere in grado di riciclare all’infinito la fonte energetica e il vettore energetico come è possibile con l’aria atmosferica e l’acqua. Non possiamo aspettare che arrivino gli alieni da un altro pianeta a spiegarci queste cose.  Certamente, se arriveranno da un altro pianeta simile alla Terra useranno lo stesso sistema, altrimenti, come noi, attualmente, non avrebbero mai potuto sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz per uscire dal loro pianeta e navigare nello spazio con una energia primaria che non si consuma e potrà anche essere respirata dagli alieni come dagli umani. Questi non potranno essere molto diversi da noi se il loro pianeta ha sviluppato la stessa vita biologica della Terra.

Le figure appresso riportate sembrano fantascienza, ma si potrebbero realizzare in pochissimi anni, con piccole modifiche alle tecnologie esistenti, se abolissimo immediatamente le energie termiche che producono vapore e CO2 che non sono compatibili con l’ambiente terrestre. Possibile che la scienza non lo abbia compreso? Io non lo credo, perché la scienza ha compreso cose molto più complicate di quelle che ha compreso il sottoscritto.  Per avere piccoli vantaggi personali, si è semplicemente schierata dalla parte dei potenti e delle multinazionali che hanno creato il riscaldamento globale e l’iniqua distribuzione della ricchezza mondiale.

Nell’articolo “La filastrocca di Spawhe e la mappa del sito web”, c’è l’elenco completo degli articoli e delle principali invenzioni del sottoscritto pubblicate i italiano e in inglese https://www.spawhe.eu/la-filastrocca-di-spawhe-e-la-mappa-del-sito-web/.  Concludo questo articolo come ho concluso l’articolo precedente https://www.spawhe.eu/container-volanti-per-il-salvataggio-dei-migranti-e-per-spegnere-gli-incendi-senza-luso-di-combustibili/.

Paradossalmente, oggi che lo stato dell’arte scientifico e tecnologico è cresciuto, dovrebbe essere più facile il lavoro degli inventori. Invece per quelli non legati ai centri di potere economici e politici si è complicato moltissimo a causa dei conflitti di interesse tra inventori pubblici, multinazionali, governi e legislatori. Solo in questo modo si possono spiegare le ragioni per le quali non hanno trovato interlocutori pubblici e privati le invenzioni semplici e lineari sulla pulizia dell’energia fossile e successivamente, quelle dell’idroelettrico senza il salto idraulico e ancora dopo, dell’idroelettrico compresso e ancora dopo dell’idroelettromagnetismo compresso che può consentire di sommare insieme la spinta di Newton per rivoluzionare anche i trasporti aeronautici e spaziali. Solo in questo modo si possono spiegare le ragioni per le quali solo agli inventori non sono riconosciuti i diritti di autore intellettuali che sono riconosciuti anche a chi scrive una fiaba, una canzone o uno spartito musicale. Solo agli inventori si chiede di pagare le tasse di mantenimento sui brevetti concessi anche se non trovano finanziatori pubblici e privati e nemmeno chi compra i brevetti. Solo agli inventori si chiede di pagare per opporsi legalmente ai brevetti non concessi, come se il semplice deposito di brevetto non costituisse un documento ufficiale della avvenuta invenzione intellettuale. Da quale parte stanno le Nazioni Unite che gestiscono la WIPO (world intellectual property organization)? Questa famosa organizzazione mondiale non si è accorta che i settori nei quali io ho lavorato come inventore hanno dormito per duecento anni senza che nessuno inventasse niente per unificare prima i cicli depurativi dell’acqua e dell’aria e poi quelli energetici. Infatti, ancora non esistono né i cicli depurativi unificati né quelli energetici interattivi.  Per la classe dirigente mondiale pubblica e privata il riscaldamento globale è come non esistesse. Continuano a inviare razzi miliardari nello spazio senza preoccuparsi di sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz e nemmeno di creare l’habitat umano nei vagoni spaziali alla pressione atmosferica con il riciclo dell’acqua e dell’aria atmosferica. Non è strano che nelle mie soluzioni, l’acqua e l’aria atmosferica sono anche gli unici elementi indispensabili per realizzare i processi energetici sostenibili che ci porteranno nello spazio senza combustibili ed energia nucleare? I miliardari mondiali che finanziano queste operazioni quando si accorgeranno che la vera scienza per andare nello spazio deve partire dalla fotosintesi clorofilliana realizzata artificialmente nei vagoni spaziali? Se veramente hanno il senso degli affari usino meglio il loro denaro.  Finanzino soltanto l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, Il CUORE ARTIFICIALE OSSIGENATORE DEL SANGUE UMANO AUTONOMO ENERGETICAMENTE e le invenzioni sostenibili SENZA COMBUSTIBILI ED ENERGIA NUCLEARE.  

 Luigi Antonio Pezone