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Il problema principale del pianeta Terra era ed è ancora l’individuazione della corretta energia primaria che avrebbe dovuto essere alla base dello sviluppo industriale ed economico in vista della crescita della popolazione mondiale e dell’incremento dei consumi. Invece, al G20 del 2021, i Grandi della Terra ancora ignorano che questa energia primaria, sul pianeta Terra, è dappertutto. Dobbiamo soltanto estrarla con bassissimi costi con piccole modifiche alle macchine e agli impianti antropici esistenti. La scienza mondiale si vergogna di ammettere l’errore e continua a cercare di migliorare i rendimenti delle energie prodotte dalle multinazionali con sistemi mono disciplinari: termico, nucleare, solare, eolico, idroelettrico, senza modificare le macchine e gli impianti che sono stati commercializzati in tutto il mondo. Finalmente, nel 2021 sono stati premiati con il Nobel alcuni scienziati che hanno iniziato a studiare “sistemi complessi”. ll Premio Nobel per la fisica è stato assegnato a Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann e Giorgio Pasini.  Ma questi scienziati sono partiti dallo studio degli atomi e per produrre invenzioni utili agli uomini ci vorranno ancora moltissimi anni. Questo fa comodo alle multinazionali dei combustibili, degli accumulatori di energia e delle rinnovabili non interattive che continueranno i loro affari legalmente ancora per moltissimo tempo. Comunque, i recenti premi Nobel, hanno notato che una serie di particelle che si muovono lungo percorsi circolari deformano le loro orbite in presenza di altri elementi. Per centinaia di anni, risalendo anche prima dell’epoca di Newton, il modo in cui la scienza ha studiato i problemi è sempre stato quello di modellare una versione semplice di essi per risolvere un problema per volta, e poi realizzare gradualmente sistemi più complessi. Sfortunatamente, questo tipo di semplificazione eccessiva ha fatto perdere molto tempo al progresso scientifico e i sistemi complessi antropici non sono mai stati realizzati, soprattutto, per individuare, l’energia primaria mondiale. Gli stessi scienziati premiati con il Nobel su questi argomenti (Manabe, Hasselmann, Parisi) non si sono accorti che esiste un sistema molto più semplice e rapido per studiare i sistemi complessi senza studiare gli effetti sugli atomi, ma soltanto le trasformazioni fisico chimiche della materia in ambienti chiusi pressurizzati a pressioni diverse, introducendo gli elementi da depurare come i fumi di combustione, in presenza di acqua e materiale calcareo. Il risultato di questa soluzione sarebbe la depurazione dei fumi producendo carbonati nell’acqua invece di CO2, CO, SOx, NOx e polveri sottili nell’ambiente.  Da queste intuizioni brevettate del sottoscritto nel 2012, ignorate dalla scienza, dagli imprenditori, dai politici e dagli economisti mondiali mondiali, è nato in pochi anni il sistema SPAWHE, che letteralmente significa Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectromagnetic energy. Lascio immaginare quanti anni ci sarebbero voluti se invece di sfruttare i principi scientifici già legiferati della chimica, fisica, quelli di Henry, Pascal, Torricelli, Venturi, Bernoulli, Newton, Einstein, Maxwell, Lorentz, fossi partito come gli attuali premi Nobel dallo studio del comportamento degli atomi.  Ci sarebbero volute molte decine di anni per pubblicare le soluzioni, nel frattempo chi sfrutta soluzioni mono tematiche, non interattive di sistemi non complessi avrebbe continuato a inquinare l’ambiente legalmente. Infatti, fino a quando lo stato dell’arte delle depurazioni e dell’energia pulita non avanza, gli inquinatori rispettano le leggi esistenti e usano i sistemi energetici e depurativi esistenti. L’energia idroelettromagnetica compressa non è mai prodotta sul pianeta Terra perché gli stessi premi Nobel non ne hanno mai parlato.  Questa energia potrebbe essere estratta direttamente dalla forza gravitazionale in ogni angolo della Terra, perfino ai poli, con le tecnologie attuali. Perché questo non avviene? La risposta è molto semplice: devono essere leggermente modificate le macchine e gli impianti fluidodinamici, che devono iniziare tutti i processi iniziali industriali, agricoli, urbani, i trasporti, terrestri, marini, aeronautici e spaziali. Tutti i cicli antropici devono essere depurativi e contemporaneamente energetici, molto più semplici e completi di quelli attuali. Contrariamente a quanto si possa pensare un sistema interattivo complesso è molto più semplice ed economico di sistemi semplici che sfruttano principi scientifici semplici perché tutte le funzioni avvengono contemporaneamente. E’ molto triste che la scienza divisa in specialisti biologici, idrologici, elettrotecnici, elettronici, chimici, meccanici, astronomici, termodinamici, fluidodinamici, nucleari, economisti, non abbia mai voluto realizzare un solo impianto completo sull’intero pianeta. E’ ancora più triste che i politici che governano il mondo non abbiano mai preteso lo studio di soluzioni globali.  Al G20 del 2021 che si è svolto a Roma dal 30 al 31 ottobre, in piena pandemia mondiale, prodotta anche essa, dal modello di sviluppo terrestre sbagliato, qualcuno avrebbe dovuto dire la verità globale, ma nessuno la conosce completamente, perché nessuno leader mondiale ne ha mai ordinato la sperimentazione, mentre la scienza non ha nessun interesse a far conoscere i propri errori. I politici non possono continuale a nascondersi dietro la scienza, e questa, non può nascondersi dietro le divisioni delle competenze.  Non dobbiamo catturare il CO2 e i gas tossici dall’ambiente. Dobbiamo semplicemente chiudere tutti i cicli negli impianti antropici. Anche il vapore è un gas serra. Lo possiamo ridurre del 70-80 % evitando di produrre energia termica dove non è indispensabile, estraendo l’energia a freddo direttamente dalla forza gravitazionale.  La quale è anche la soluzione più economica di tutte. So che è inutile scrivere queste cose ai grandi della Terra che non possono comprenderle. Ma dovrebbero almeno comprendere un vecchio detto: “Chi ben comincia è alla metà dell’opera”. Sul pianeta Terra abbiamo cominciato molto male. Cercare di rimediare senza tornare al modo corretto di produrre l’energia primaria mondiale, che è anche il sistema più semplice ed economico, è soltanto un ulteriore spreco di risorse, che ritarderà il vero progresso mondiale. La seguente filastrocca di SPAWHE è soltanto virtuale: La pulizia dell’energia fossile pubblicata su Spawhe, basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua. Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta.  Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto.  Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare  l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella  stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari   e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua.  Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate   un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile   realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.” Mi permetto di sfidare i grandi della Terra e i loro consulenti a individuare dove sono gli errori della filastrocca. Fino ad ora, ho raccolto soltanto silenzi e inviti a congressi come relatore. Io non vado a questi congressi per due ragioni: Il primo è che dovrei andarci a mie spese, e come semplice pensionato non posso andare da nessuna parte. La seconda ragione è che non parlo inglese. La terza ragione è che ho già scritto tutto e non ho niente da dire verbalmente.

Cordiali saluti

Luigi Antonio Pezone  

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