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Riassunto

Il riscaldamento globale è stato prodotto legalmente perché i controllori e controllati nel modello di sviluppo attuale sono dalla stessa parte. I governi mondiali, gradualmente, hanno smesso di fare gli imprenditori e anche se fanno ricerca scientifica, vendono i brevetti alle multinazionali. Ovviamente, le multinazionali, lavorano per creare il profitto agli investitori e non comprano brevetti di pubblica utilità poco commerciali. Questi, dovrebbero essere sviluppati soprattutto dalla ricerca pubblica, se fosse riconosciuta e premiata la proprietà intellettuale. Questa, al contrario di quella industriale, non dovrebbe avere confini nazionali. Pertanto, le invenzioni di pubblica utilità non dovrebbero pagare le tasse di mantenimento in tutti i paesi che le realizzano. Tuttavia, i paesi che le apprezzerebbero e le utilizzerebbero, dovrebbero riconoscere al paese inventore una ricompensa per l’uso di tale invenzione, di cui una percentuale andrebbe agli inventori. Purtroppo, queste regole non esistono.  Anche se l’acronimo della WIPO, che è un organismo delle Nazioni Unite, significa World, Intellectual, Property, nessuna organizzazione mondiale premia la proprietà intellettuale, se non è associata a quella industriale. Le conseguenze di questa carenza legislativa mondiale sono molto gravi perché né gli inventori pubblici né i privati sono stimolati a produrre invenzioni che non producono nessun reddito da lavoro. Le invenzioni di pubblica utilità non sono soltanto quelle che aiutano i disabili. Sono anche e soprattutto, le soluzioni energetiche e depurative interattive, le quali sono molto diverse da quelle che paghiamo attraverso le bollette dei comuni e ai distributori dei carburanti.  Infatti, noi paghiamo servizi pubblici inefficienti e carburanti che producono più danni che benefici all’umanità perché sfruttando singoli principi scientifici, non riescono a chiudere tutti i cicli chimici che aprono. Mentre la natura riesce a farlo con cicli naturali come la fotosintesi, la biochimica, la chimica organica e inorganica, e i tempi necessari dovuti alle quantità degli elementi da neutralizzare, le temperature dell’ambiente e la pressione di esercizio che è quella atmosferica, in qualche caso idrostatica. La natura non ha mai separato i cicli depurativi dell’acqua e dell’aria. Invece, la scienza, gli imprenditori, gli artigiani, essendosi specializzati in singole mansioni, hanno organizzato il lavoro diversamente. Sul pianeta Terra chi depura l’acqua non depura l’aria, chi produce energia, usa sistemi diversi: termici, nucleari, elettrolitici, solari, eolici, senza preoccuparsi degli effetti collaterali, che soprattutto, nei primi tre casi, producono alterazioni all’ambiente circostante.  Nessuno si è accorto che sarebbe stato più logico coprire gli impianti di depurazione e incrementare le pressioni, o quantomeno evitare le dispersioni dell’aria inquinata per realizzare cicli completi dell’acqua e dell’aria, sfruttando la permeabilità dei gas nell’acqua legiferata da Henry e Dalton.  Se ne è accorto il sottoscritto che ha lavorato per diciassette anni, come progettista e installatore di impianti industriali. Poi, per 20 anni, come progettista e installatore di impianti ambientali e sollevamento acque. Ha inventato i depuratori coperti, che stranamente hanno raccolto il silenzio mondiale. La scienza mondiale, che lavora a compartimenti stagni, lontana dall’organizzazione del lavoro industriale delle macchine di produzione e dalle produzioni di idrogeno solforato nelle fogne, non ha potuto comprendere l’esigenza di creare impianti completi che non disperdono nulla nell’ambiente esterno creando profonde fosse depuratrici lungo i percorsi fognari, tipo Imhoff, che sfruttano nella zona bassa la depurazione anaerobica e nella sona alta la depurazione aerobica.  Non è un caso che gli impianti gli impianti fognari attuali producono idrogeno solforato e acque settiche e costringono a un immenso consumo di energia i depuratori finali, che invece di sfruttare il principio di Henry che lavorerebbe gratis pressurizzando staticamente l’acqua in autoclavi, usano diffusori di aria che sprecano una immensa quantità di energia.  Non è un caso che gli impianti pubblici di depurazione e quelli energetici siano sbagliati completamente e nessuno li corregge in tutto il mondo. Per depurare i fumi di combustione, il modo migliore era ed è creare piogge artificiali in serre calcare nel sottosuolo o coperte, dopo aver catturato i fumi in ciminiere modificate. Questo è un sistema interattivo, non solo perché depura insieme acqua e aria, ma anche perché invia acque già depurate e alcalinizzate ai laghi e ai mari che si stanno acidificando.

Bisogna chiedersi le ragioni per le quali la scienza pubblica mondiale ha taciuto su queste soluzioni brevettate dal sottoscritto anche a livello internazionale, nell’ormai lontano 2012, mentre ha continuato a vendere i propri brevetti alle multinazionali. Bisogna chiedersi perché le leggi sull’ambiente sono carenti e nessuno le corregge, mentre tutte le invenzioni sostenibili del sottoscritto nessuno le commenta, come se non esistessero. Il miliardario Elon Musk si è perfino divertito a promettere 100 milioni di dollari a chi risolveva il problema della cattura del CO2, all’inizio dell’anno 2021, senza sapere che il problema era già stato risolto nel 2012 ma nessuna istituzione e nessun mecenate lo ha finanziato: Non ha risposto alla mia seguente lettera aperta.  01.02. 2021 https://www.spawhe.eu/it/2346-2/lettera-aperta-al-signor-elon-musk-che-ha-promesso-100-milioni-di-dollari-a-chi-riesce-a-catturare-il-co2-dallatmosfera/.

Descrizione.

Nell’attuale contesto mondiale e con il vuoto legislativo ambientale che non riconosce l’utilità dei principi interattivi, sia per la depurazione che per l’energia sostenibile, è ovvio che le multinazionali comprano soltanto i brevetti che aumentano il loro profitto, non quelli che fanno risparmiare le risorse.

Non è un caso che nessuna delle invenzioni di SPAWHE è stata sperimentata e realizzata perché insieme rappresentano un modello di sviluppo alternativo al potere del capitalismo mondiale dei governi incompetenti e delle multinazionali avide di profitti. L’interattività dei processi industriali energetici e depurativi, non può essere realizzata dalla scienza che lavora a compatimenti stagni pubblici e privati. Ha bisogno di modifiche alle macchine e agli impianti.   Non è un caso che la scienza pubblica e privata taccia sui motori lineari globali che potrebbero sommare insieme la spinta di Newton e Lorentz per uscire dall’atmosfera,  non sfidando la forza gravitazionale, ma sfruttandola a favore dei processi  attraverso la spinta di Newton e producendo energia idroelettromagnetica primaria che movimenta magneti permanenti in un campo elettrico costituito da solenoidi che circondano l’impianto energetico primario senza produrre il calore, che impedirebbe di produrre la forza di Lorentz. Infatti, questa sul pianeta Terra può essere prodotta solo alle temperature dell’ambiente terrestre. Il solo riscaldamento accettabile è quello dovuto alla resistenza dei fili elettrici secondo la legge di Ohm.  Mentre gli attuali propulsori, ad altissime temperature che usa la Nasa e gli enti spaziali e aeronautici non sono in grado di sommare la spinta di Newton e Lorentz perchè quest’ultima si può produrre solo con bobine fili di rame protetti da vernici isolanti, non compatibili con le temperature dei razzi, dei reattori nucleari e turboeliche termiche. Questa energia prodotta a freddo non è meno potente perché l’aria compressa può raggiungere pressioni di migliaia di bar, se si mantengono le temperature terrestri. Pertanto questa energia, non solo è la più economica, è anche l’unica che non si consuma perché l’aria che fuoriesce dagli sfiati realizzati alla pressione atmosferica verrà ricompressa e inserita di nuovo nelle autoclavi che producono l’energia primaria, mentre l’acqua incomprimibile che costituisce il vettore energetico, semplicemente non si consuma ed è costantemente ossigenata dall’aria fino alla saturazione massima di azoto e ossigeno. Ovviamente, il modo di volare nello spazio potrà essere usato anche sulla Terra con zero costi energetici, ma solo di usura dei materiali. Non è ridicolo pensare che siamo impotenti di fronte agli incendi che stanno distruggendo tutte le foreste e le savane mondiali perché abbiamo sbagliato il modo di volare? Infatti, solo sommando insieme la spinta di Newton e Lorentz, regolando i giri dei motori che movimentano i magneti permanenti e quelli che regolano la produzione dell’energia primaria idroelettromagnetica compressa, possiamo sostare sui focolai degli incendi per il tempo necessario a spegnerli. Gli attuali canadair sprecano solo risorse incrementando l’inquinamento. La scienza mondiale tace su questi argomenti che sono ancora a zero finanziamenti, mentre l’attuale distribuzione della ricchezza mondiale, l’ignoranza scientifica dei politici e della stessa scienza sulle potenzialità dei sistemi interattivi, impedisce ai governi di governare scientificamente aggiornando lo stato dell’arte in tutti i settore delle attività umane.  Le scelte politiche, o di economia mondiali dovrebbero essere fermate immediatamente se prima gli uomini non imparano a progettare gli impianti antropici terrestri chiudendo tutti i cicli che si aprono,  oppure evitano  di aprire cicli che non riescono a chiudere, oppure imparano a innescare i principi energetici e depurativi fisici interattivi, che sono latenti ma non possono intervenire, se chi progetta gli impianti non li sa innescare creando artificialmente effetti centripeti, centrifughi e sfruttando il principio dell’impenetrabilità dei corpi, che espelle gratis dalle autoclavi pressurizzate l’energia primaria fluidodinamica.  Questi effetti fluidodinamici che la natura usa da sempre sono dovuti ai movimenti dell’acqua e dell’aria e la presenza della forza gravitazionale.  Questi effetti benefici in natura, avvengono spontaneamente creando le correnti marine, i pozzi artesiani, la ventilazione moderata. E’ possibile che la scienza mondiale non si è accorta che gli effetti benefici stanno diventando malefici negli ultimi anni? Si stanno incrementando i tifoni, le siccità le alluvioni con una curva logaritmica al pari dell’acidificazione degli oceani e lo scioglimento dei ghiacciai. Cosa ci vuole a comprendere che questi danni sono prodotti dall’immensa quantità di cicli termici e chimici che abbiamo aperti e non chiusi nei suoli e nell’atmosfera terreste?   

La logica elementare fluido dinamica descritta nel sistema SPAWHE (Synergic Plants, Artificial Welling, Hydroelectromagnetic Energy) nessuno la comprende perché è una logica interattiva, tra la comprimibilità dell’aria, l’incomprimibilità dell’acqua e la forza gravitazionale, ma avviene in tutti i grandi fenomeni atmosferici terrestri e avviene anche nelle invisibili molecole presenti sul pianeta terra organiche e inorganiche, che innescano i processi biologici, della chimica organica e inorganica. 

Le attuali invenzioni fluido dinamiche terrestri hanno sfruttato singolarmente i principi fisici dei liquidi creando l’energia idroelettrica e la fluidodinamica e hanno sfruttato singolarmente i principi fisici dei gas di combustione e l’aria compressa con una visione molto limitata delle reali potenzialità, sia dal punto di vista energetico che depurativo. Sono stati sottovalutati i principi interattivi collegati alle leggi di Newton, Henry, Pascal, Venturi, Torricelli, che non hanno mai lavorato insieme per sfruttare staticamente la pressione dell’aria comprimibile e la circolazione dell’acqua incomprimibile. Infatti, attualmente, l’aria e i gas sono stati sfruttati dinamicamente nei cilindri con pistoni che assorbono e restituiscono l’energia con bassissimi rendimenti, mentre l’acqua è stata sfruttata senso unico per produrre energia per caduta senza il riciclo della stessa. E’ ovvio che con una visione così limitata della scienza energetica mondiale, con l’incremento della produzione energetica di cui abbiamo bisogno, inevitabilmente avremmo prodotto disastrosi effetti collaterali ambientali disperdendo l’acqua e i fumi di combustione dell’ambiente.     

Contro questa scienza hanno ragione quelli che manifestano nelle piazze contro i cambiamenti climatici, ma non si rendono conto che non possono pretendere da questa classe dirigente la soluzione veloce dei problemi perché i concetti della progettazione interattiva non sono mai entrati nell’insegnamento scolastico mondiale. Se ci fossero entrati i primi a conoscerli sarebbero proprio i giovani che protestano nelle piazze. Ma se conoscessero la causa reale dei problemi è evidente che anche i loro professori e la scienza in generale ne sarebbe a conoscenza. Di conseguenza, anche i politici, gli economisti, i legislatori si sarebbero adeguati. Di conseguenza, non esisterebbe il risaldamento globale. Di conseguenza, non avrebbero nessun motivo per protestare.   

Se la logica elementare interattiva fosse stata insegnata, tutti l’avrebbero compresa, come è stato compreso il concetto sbagliato del moto perpetuo. La scienza non ha insegnato che il concetto del moto perpetuo sarebbe valido se vivessimo nel vuoto. Ma poiché viviamo sulla Terra  ed esiste la forza gravitazionale, sono state insegnate nelle scuole cose sbagliate e abbiamo creato un modello di sviluppo sbagliato perché non abbaiamo saputo progettare gli impianti antropici sfruttando i principi interattivi fluidodinamici che la natura ci ha messo a disposizione anche  per innescare i processi elettromagnetici terrestri,  che funzionano anche nel vuoto. Sebbene i principi fluidodinamici siano stati individuati da Newton, Henry, Pascal, Venturi, Torricelli, nessuno li ha approfonditi fino a nostri giorni perché chi ha conquistato il potere e detiene la ricchezza mondiale si è appropriato anche delle risorse energetiche e le vuole consumare anche se producono più danni che benefici all’umanità. Purtroppo, chi detiene il potere ha anche il potere della  disinformazione e del silenzio pagato semplicemente innescando la paura della perdita dei posti di lavoro, del crollo delle borse mondiali e della perdita dell’apparente sicurezza sociale.   

 Chi deve spiegare ai giovani che hanno protestato fuori al G20 e fuori alla COP26, dove sono riusciti a entrare, che oggi non staremmo a parlare di riscaldamento globale e di Covid 19, se tutti gli impianti antropici, fissi e mobili, fossero già stati progettati diversamente?  Che vivremmo tutti felici e contenti con un modello di sviluppo mondiale sostenibile, che non produrrebbe nessun tipo di inquinamento, e che non dovremmo pagare l’energia che è soggetta al costo delle materie prime, ma soltanto il costo delle macchine che la estraggono dall’ambiente e la manutenzione di tali macchine?  I giovani non possono credere al sottoscritto che è un semplice comune pensionato. Le risposte, giustamente, le vogliono dai governi e dalla scienza ufficiale.   

Dopo le guerre mondiali del secolo scorso e il crollo del muro di Berlino avvenuto il 9 novembre del 1989, il pianeta Terra avrebbe dovuto trovare la pace e la concordia mondiale, ma il seme del capitalismo era già attecchito perché il comunismo non è stato accompagnato da una ricerca scientifica adeguata. Le Nazioni Unite non si sono rivelate all’altezza della situazione, essendosi concentrate soprattutto su accordi politici, economici, umanitari. Invece, avrebbero dovuto essere, soprattutto, un insieme di organi scientifici e tecnici imparziali, per coordinare lo sviluppo mondiale, salvaguardare le risorse naturali del pianeta, aiutare i paesi più poveri a mantenersi allo stesso livello scientifico e tecnologico degli altri.

Invece Le Nazioni Unite, non hanno creato nessuna struttura di progettazione scientifica e tecnologica globale. Hanno soltanto organizzato gli incontri tra le delegazioni dei singoli paesi e le hanno chiamate COP (conferenze tra le parti).  I paesi più poveri e meno efficienti sono stati lasciati al loro destino. Il potere delle multinazionali è dilagato. I migliori cervelli sono stati comprati non per creare uno sviluppo comune, ma per far crescere le aziende. Le Nazioni Unite le hanno assecondate. I regolamenti della WIPO, hanno tassato le idee degli inventori prima che trovassero i fondi economici per le sperimentazioni, chiedendo il pagamento di Tasse di deposito e di mantenimento in tutti i paesi, senza fare nessuna distinzione tra invenzioni di pubblica utilità e invenzioni commerciali.  Il commercio legalizzato dei brevetti studiati dai ricercatori pubblici verso le multinazionali è stata la ciliegina sulla torta di un modello di sviluppo sbagliato che ha impedito la ricerca sostenibile in direzioni diverse da quelle desiderate dai compratori dei Brevetti.  

Come fanno i politici mondiali e l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che gestisce le COP e la WIPO, a non comprendere che questo sistema non può funzionare. Anzi, incentiva anche la ricerca pubblica a lavorare per il profitto delle multinazionali e premia la corruzione mondiale dei burocrati pubblici, dei politici, che occultano le ricerche e le invenzioni non appetibili per gli unici clienti che sono appunto le multinazionali. Queste non possono convertirsi ad energie che non vendono e non trasformano materie prime. Prima devono ammortizzare tutti gli investimenti fatti nelle attuali energie e poi passeranno ad energie più pulite. Purtroppo, al punto in cui siamo anche le energie pulite servono a poco se non sono sostenibili. Non possono essere sostenibili se non sono interattive. Questo la scienza mondiale ancora non lo ha compreso. 

Gli attuali centri di potete mondiali non vogliono realizzare un modello di sviluppo alternativo, ma soltanto migliorare i rendimenti di quello attuale affinché nessuno possa dire che i politici e la scienza non facciano il proprio lavoro correttamente. In questo contesto mondiale non c’è posto per inventori come il sottoscritto che propongono un modello di sviluppo completamente alternativo agli attuali centri di potere mondiali che non è costato nulla alla ricerca pubblica e privata mondiale.   Se il sottoscritto avesse voluto sperimentare e realizzare tutte le invenzioni di SPAWHE, sarebbero stati necessari molti decenni e probabilmente, non sarebbe bastata la ricchezza dell’uomo più ricco del mondo. Invece, ho pagato soltanto le tasse sui depositi nazionali e i brevetti internazionali sulla pulizia dell’energia fossile (circa 20.000 euro) per rendermi conto che è impossibile trovare interlocutori pubblici e privati disponibili a correggere l’attuale modello di sviluppo. Il commercio dei brevetti e le leggi internazionali hanno messo controllori e controllati dalla stessa parte. Allo stato attuale i maggiori paesi cercano di ritardare la decarbonizzazione e chi la vuole fare, vuole passare ad altre energie commerciali, come il nuovo nucleare e l’idrogeno.  Tuttavia, SPAWHE, sviluppando i dettagli globalmente, sebbene solo virtualmente, ha dimostrato che per funzionare correttamente il sistema terrestre tutte le attività antropiche devono essere interattive e autodepurative. Non è un caso che tale sistema non trasforma e non consuma la materia che produce l’energia fissa e mobile terrestre. La prende soltanto in prestito dalla natura. Infatti, la natura ha creato la forza gravitazionale, l’aria comprimibile e l’acqua incomprimibile che con le macchine egli impianti progettati diversamente dal modo attuale, consentono di innescare e mantenere nel tempo i processi energetici autodepurativi in tutte le attività umane e nei mezzi di trasporto terrestri, marini, aeronautici e spaziali. Perfino il cuore umano può essere sostituito con piccolissimi impianti autodepurativi autonomi energeticamente, che potrebbero essere il primo passo per allungare la durata dalla vita umana, non di mesi o pochi anni, ma moltiplicando la durata attuale, se sì accetta la convivenza con protesi e l’intelligenza artificiale. Noi abbiamo visto attraverso le para olimpiadi, che si può essere felici ed efficienti anche con gravi disabilità se si ama la vita e si crede in valori morali.   

Io mi ritengo una persona fortunata perché ho amato il mio lavoro che mi ha stimolato a crescere nelle conoscenze, anche se ho raccolto soltanto silenzi. Il mio lavoro di progettista e installatore di impianti antropici industriali e ambientali non mi ha mai consentito di progettare un impianto completo. Ho dovuto farlo da pensionato, almeno virtualmente, perché i miei impianti non sono mai stati realizzati, in quanto incompresi anche dalla scienza. Da lavoratore dipendente ero vincolato dalle direttive aziendali e dai capitolati di appalto pubblici, che già avevano individuato le soluzioni da realizzare, il tipo di macchine da impiegare. Nella sostanza, negli ultimi venti anni il mio lavoro consisteva nel gareggiare con ditte concorrenti, prima per conquistare il lavoro e poi lo sviluppavo nei dettagli e realizzarlo. Dovevo fare una ricerca di mercato per vincere le gare di appalto tra diversi fornitori per individuare le macchine che rispettavano i capitolati, preventivare i costi della costruzione e il montaggio dell’impianto completo con tutti i materiali, gli accessori e le apparecchiature di completamento. Ovviamente, non da solo, essendo il responsabile solo dell’impiantistica idraulica, meccanica e strumentazione di controllo dei processi. Una volta acquisito i lavoro, il mio compito era quello di sviluppare i dettagli esecutivi, acquistare le macchine e le apparecchiature e cercare di rientrare nei costi di preventivo. È chiaro che questo tipo lavoro svolto negli impiantistica industriale e ambientale non lascia spazio alla fantasia e alla creatività, ma consente di conoscere i dettagli delle macchine, dei cicli di lavoro, l’organizzazione del lavoro, e anche di individuare, i difetti e limiti degli impianti normalmente appaltati, soprattutto, dagli enti pubblici mondiali. Questi impianti, non essendo vincolati come quelli di produzione industriali (che io avevo conosciuto nel ventennio precedente), non aggiornano le macchine di produzione secondo l’organizzazione del lavoro per vincere la concorrenza sulla quantità e la qualità del prodotto. Pertanto, lo stato dell’arte delle macchine di produzione industriale avanza a una velocità molto superiore rispetto stato dell’arte della protezione dell’ambiente e della produzione energetica primaria. Io penso che sia stato fondamentale la mia esperienza industriale per accorgermi della differenza.  Probabilmente, se non avessi sommato le due esperienze, non avrei potuto propormi come inventore da pensionato.  Infatti, la produzione di energia è strettamente legata all’avanzamento dello stato dell’arte della protezione dell’ambiente.  Ma è impossibile migliorare lo stato dell’arte della produzione di energia senza entrare in tutti i dettagli degli impianti ambientali  e senza  applicare le regole dell’organizzazione del lavoro industriale per incrementare la produttività energetica e depurativa contemporaneamente. Il Primo passo da fare era unificare i cicli di depurazione dell’acqua e dell’aria e questo comportava automaticamente cambiare le ciminiere, i sistemi fognari e gli impianti di depurazione. Tutte le migliorie impiantistiche successive potevano nascere soltanto dopo aver fatto il primo passo che la classe dirigente mondiale non ha mai avuto il coraggio di fare. Per questo sono stato costretto a realizzare un sito web dove le invenzioni e le relative pubblicazioni illustrative sono pubblicate in ordine cronologico affinché tutti possano comprendere almeno l’avanzamento dello stato dell’arte virtuale, visto che quello reale non è mai avvenuto. Quindi, io sono costretto a pubblicare di nuovo la filastrocca di SPAWHE.eu, per sfidare la scienza pubblica e quella delle multinazionali a entrare nei dettagli come ci è entrato il sottoscritto, pur non avendo a disposizione fondi pubblici e privati e laboratori sperimentali. Deve essere la scienza pubblica e privata ad assumersi la responsabilità di negare la validità delle mie soluzioni, non i burocrati degli uffici brevetti, nemmeno i politici che dirigono i ministeri dell’ambiente, dello sviluppo economico e del lavoro mondiali. Solo leggendo la filastrocca di SPAWHE che è un lungo elenco di invenzioni non sperimentate unanimemente dalla scienza, dai governi e dagli imprenditori mondiali, ci si può accorgere che la scienza non lavora per l’intera umanità ma per chi la paga meglio.

Sembra che la scienza si stia comportando come la politica, non rivelando le proprie scoperte velocemente per evitare i crolli delle borse mondiali. In questa strategia del temporaggiamento, probabilmente, si possono inquadrare anche i silenzi sulla filastrocca di SPAWHE. Ma questa strategia non può essere più portata avanti. La scienza ha il dovere di parlare chiaro immediatamente perché se la scienza continua a non essere applicata globalmente, continueranno ad essere sbagliati tutti gli investimenti per lo sviluppo futuro. Già oggi il grosso degli investimenti futuri sarà dovuto alle demolizioni delle invenzioni sbagliate. Soprattutto delle gigantesche opere strutturali, idrauliche, nucleari, termiche, quelle che trasportano il gas e il petrolio, quelle che trasportano l’energia elettrica. L’intero, attuale sviluppo mondiale è diventato obsoleto. Se non si ferma immediatamente e diventa interattivo positivamente con l’ambiente terrestre, la scienza sarà la maggiore responsabile della completa distruzione degli equilibri biologici, zoologici, acquatici terrestri che si basano fondamentalmente sulla interattività dell’energia primaria fluidodinamica con l’elettromagnetismo alla temperatura terrestre. Mentre gli equilibri dell’universo si basano sulla interattività dell’energia primaria termodinamica con lo stesso elettromagnetismo.  Per salvare il pianeta e iniziare la colonizzazione dell’universo non possiamo aspettare i tempi lunghi della scienza che continua a lavorare a compartimenti stagni, mentre i politici e gli economisti, chiaramente, non sapendo che fare, continuano a spendere risorse finanziando uno sviluppo ed opere obsolete.  

Ecco di nuovo la filastocca di SPAWHE:

“La pulizia dell’energia fossile pubblicata su spawhe, basata, soprattutto sulla chimica inorganica che è in grado di assorbire il CO2 producendo carbonati nell’acqua. Per velocizzare i processi e ridurre i costi energetici che avrebbero comportato le circolazioni di grandissime quantità di acque necessarie per neutralizzare le grandissime quantità di CO2 emesse dalle attuali centrali termiche è motori termici, gradualmente, si è trasformata tecnologicamente in soluzioni di minore ingombro sfruttando i principi di Pascal e di Henry. Infatti, mi sono accorto, che sul pianeta Terra, tutte le attività che produce la natura attraverso la chimica organica, inorganica, fotosintesi e il ciclo del carbonio si possono incrementare di velocità senza nessuna necessità di usare l’energia termica, nucleare, e le attuali rinnovabili. È sufficiente soltanto l’incremento delle pressioni di esercizio degli impianti, modificare le pompe di circolazione e far lavorare diversamente le macchine. Infatti, i sistemi interattivi naturali espellono, con i tempi richiesti dalla natura, gli elementi estranei ai cicli naturali, dovuti a fenomeni inquinanti accidentali, compresi gli effetti termici diretti e indiretti dovuti a esplosioni vulcaniche, agli incendi naturali che sono sempre esistiti sul pianeta.  Le attuali attività industriali degli uomini hanno moltiplicato esponenzialmente gli elementi estranei ai cicli naturali, pertanto la natura non riesce più a ripristinare gli equilibri interattivi. Ovviamente, questa è la mia verità e nell’intero sito web, spiego come, a mio parere, avremmo dovuto realizzare impianti globali che depurano contemporaneamente sia i fumi che l’acqua prima che vadano a inquinare i suoli, i fiumi i laghi e i mari. Non avendo fatto questo in nessun paese del mondo, non è stato possibile far avanzare lo stato dell’arte depurativo per farlo conoscere agli altri paesi. Pertanto, l’avanzamento dello stato dell’arte depurativo globale non è avvenuto.  Di conseguenza, non è stato nemmeno possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se le facciamo lavorare nella direzione della forza gravitazionale, ponendole in serie alle turbine potevamo estrarre l’energia direttamente dall’ambiente. Non avendo fatto questo non è stato possibile accorgersi che le pompe di circolazione dell’acqua, se oltre a farle pompare nella direzione della forza gravitazionale le modifichiamo dal lato aspirante e gli facciamo un altro ingresso nettamente separato da quello principale fino ad arrivare nella stessa girante, possiamo usare sempre la stessa acqua per creare energia perché usiamo una alimentazione per riciclare  l’acqua del bacino superiore e l’altra alimentazione per introdurre nella  stessa girante l’acqua scaricata da una turbina alimentata per caduta dall’acqua dello stesso bacino superiore. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che sostituendo il bacino superiore con una autoclave pressurizzata con aria compressa, fermo restando che usiamo una turbina collegata all’uscita dell’autoclave, possiamo recuperare l’acqua scaricata della turbina e inserirla di nuovo nell’autoclave, la cui acqua pressurizzata è riciclata con la stessa girante della pompa per mezzo dalla seconda alimentazione. In questo modo con la stessa acqua e la stessa aria compressa avremmo prodotto un generatore di corrente che estrae energia dall’ambiente, con ingombri abbastanza ridotti. Non avendo fatto questo non è stato possibile ridurre ancora gli ingombri di questo generatore di corrente aumentando la pressione di esercizio dell’autoclave per poterlo montare sulle auto e sui camion, sui trattori agricoli. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri si possono ancora ridurre usando delle pompe sommerse come turbine montate direttamente in tubi cilindrici che fungerebbero da autoclavi. Pertanto questi gruppi potrebbero essere usati per essere inseriti direttamente nei pozzi per sollevare le acque e nello stesso tempo ossigenare le falde acquifere che oggi sono inquinate dai concimi agricoli, diserbanti e antiparassitari   e coliformi fecali. Infatti sappiamo bene che una parte dell’aria che pressurizza l’autoclave si dissolve nell’acqua per il principio di Henry, depurando gratis l’acqua.  Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che gli ingombri possono essere ancora ridotti ulteriormente. Addirittura miniaturizzati e invece di depurare l’acqua dei pozzi potremmo depurare il sangue umano, affiancando due piccole autoclavi che sostituirebbero i ventricoli destri e sinistri realizzando cuori artificiali autonomi energeticamente che alimenterebbero il circuito sistemico che ossigena il cervello e quello polmonare per allungare la vita dell’uomo. Non avendo fatto questo, non è stato possibile pensare che le autoclavi cilindriche pressurizzate possono essere incorporate   un cilindri esterni contenti acqua alla pressione atmosferica, all’esterno dei quali si possono realizzare delle piste di scorrimento di magneti permanenti montati su catene di trasmissioni azionate da motori elettrici a giri variabili che produrrebbero un flusso elettromagnetico di intensità variabile il quale produrrebbe delle correnti indotte in un solenoide esterno allo stesso serbatoio dell’acqua. Pertanto, noi potremmo produrre in tale serbatoio una forza lineare di spinta elettromagnetica secondo la legge di Lorentz alla temperatura dell’ambiente, senza combustibili che si potrebbe sommare alla spinta di reazione di newton che sarebbe prodotta da eliche azionate da motori elettrici comandati sempre dai generatori di corrente che producono l’energia primaria idroelettrica, alimentati dalle pompe sommerse usate come turbine poste all’interno dei serbatoi centrali. Non avendo fatto questo non è stato possibile sostituire gli attuali gli attuali turboventilatori termici degli aerei per viaggiare nell’atmosfera e nello spazio con energia estratta direttamente dall’ambiente, non è stato possibile   realizzare auto volanti, né sottomarini che si muovono con lo stesso sistema senza combustibili. Non è stato possibile far viaggiare le navi senza combustibili, né montare lo stesso sistema per realizzare barriere mobili nel mare per difenderci dalle acque alte.  Non è stato nemmeno possibile pensare che nei viaggi spaziali del futuro possiamo aggiungere ai motori lineari globali  un tunnel di acciaio esterno collegato al turbo ventilatore, dove si produrrà un vuoto spinto superiore al vuoto spaziale circostante e collegare tale tunnel con piccola pompa per vuoto a un serbatoio di addensamento delle polveri catturate, che saranno svuotate periodicamente facendovi entrare l’aria atmosferica che alimenterà un filtro elettrostatico che recupererà le polveri che saranno utilizzate insieme  alle altre invenzioni impiantistiche depurative ed energetiche interattive descritte sul sito web https://www.spawhe.eu per far sopravvivere gli esseri umani  anche nello spazio senza subire danni fisiologici dovuti all’assenza della pressione atmosferica, della gravità, delle risorse alimentari e delle materie prime per costruire pezzi di ricambio delle macchine necessarie alla sopravvivenza nello spazio. Infatti, l’aria atmosferica e l’acqua riempiranno i vagoni delle carovane spaziali pieni di esseri umani e saranno riciclate all’infinito, opportunamente reintegrate con la fotosintesi e il ciclo del carbonio artificiali, mentre la gravità generale, sarà rinforzata, diventando  molto simile a quella terrestre, polarizzando elettrostaticamente i percorsi dell’aria atmosferica condizionata e dell’acqua riciclata negli impianti interattivi, energetici e depurativi, idroelettromagnetici  compressi, ancora sconosciti alla scienza terrestre.”

Luigi Antonio Pezone

Luigi Antonio Pezone

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